Feltre, il viadotto toglie il sonno a tutti

Residenti esasperati dai rumori, l'Anas dovrà trovare una soluzione
A destra la Fenadora-Anzù Sotto il sopralluogo di ieri con Bond e i tecnici dell’Anas
A destra la Fenadora-Anzù Sotto il sopralluogo di ieri con Bond e i tecnici dell’Anas
FELTRE. Il traffico era messo in conto, le vibrazioni un po' meno. Ma a togliere il sonno è soprattutto il rumore delle ruote sulle giunture del viadotto. Un «ta-tan» che fa sobbalzare, a tutte le ore, soprattutto dopo le quattro del mattino. Un incubo per chi ha le finestre con vista sulla Fenadora-Anzù. Sull'orlo di una crisi di nervi, i cittadini che abitano vicino al viadotto sul torrente Sonna hanno trovato nel consigliere regionale Dario Bond un ambasciatore per la loro pena. Così ieri mattina sul luogo dove si consuma la tortura quotidiana sono arrivati i tecnici dell'Anas, guidati dal dirigente del dipartimento Nordest Nicola Prisco. Insieme a Bond e ai residenti di Campose, Villaga e Tomo - gli stessi che hanno sottoscritto la petizione presentata cinque mesi fa con sessanta firme - hanno osservato, ma soprattutto ascoltato, da vicino il fenomeno, fissando le giunture del viadotto con l'aria di chi dichiara guerra al nemico. «Qui di notte non si dorme più. Siamo esasperati», si sono lamentati Sergio Rancan e Giovanni Scopel. «Ho rinforzato le finestre, montato apparecchi fonoassorbenti, ma non serve a niente», ha aggiunto il secondo. Il limite della sopportazione è stato raggiunto da tempo. «Chiediamo solo di riposare dopo una giornata di lavoro, ma non ci è più concesso», ha dettato, con toni disperati, Marco Polesana, che abita in via Villaga. Per mitigare i decibel del traffico sono già state montate barriere fonoassorbenti. Ma per le vibrazioni e soprattutto per il rumore delle giunture bisognerà ricorrere agli ultimi ritrovati della tecnologia. La soluzione c'è, insomma, ma non è proprio un intervento di routine. L'Anas, ha promesso Prisco, contatterà una ditta specializzata per studiare il miglior rimedio possibile: «C'è un problema che è piuttosto diffuso quando si costruiscono viadotti di una certa lunghezza come questo», ha detto il dirigente. «Si può mitigare il rumore, ma azzerarlo sarà impossibile. Ci impegniamo a fare tutto il possibile». Glielo ha chiesto anche Bond, con parole accorate: «Bisogna considerare che questi cittadini, prima dell'arrivo della strada, vivevano in un piccolo paradiso terrestre», ha detto il consigliere regionale. «La Fenadora-Anzù si è rivelata un'opera necessaria per alleggerire il traffico in città, ma non possiamo penalizzare ulteriormente i residenti, che negli ultimi anni, fra cantieri e ritardi, hanno sopportato tanti disagi». Per un'opera che, oltretutto, continua a restare monca, perché da Anzù il traffico pesante torna verso la città allungando la lista degli scontenti.

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