Autocombustione delle batterie elettriche, distrutte quattro bici a Feltre

Un fenomeno di autocombustione per un singolare incendio che ha causato danni anche al vicino Big Mat di Barbante che ha il muro sul retro confinante con la proprietà dove è avvenuto il fatto.

La titolare del Lory Caffè, che si trova proprio di fronte, è stata la prima ad accorgersi dell’incendio e ha subito dato l’allarme chiamando i vigili del fuoco. Erano le 7.20 il Big Mat a quell’ora è ancora chiuso.

L’incendio è stato visto da chi transitava in quel momento lungo via Rizzarda. Il traffico era infatti abbastanza intenso e più d’uno si è soffermato per riprendere la scena con lo smartphone.

I proprietari delle biciclette, residenti nell’adiacente palazzina hanno assistito impotenti allo sviluppo dell’incendio che la letteralmente sciolto la casetta in plastica e le bici al suo interno, mentre le batterie delle quattro bici elettriche hanno fatto da combustibile impedendo anche ai pompieri di salvare qualcosa.

Proprio il fatto che la combustione sia partita autonomamente mentre le bici erano semplicemente messe al riparo dalle intemperie rilancia il problema dei malfunzionamenti di questi dispositivi, innovativi, certamente utili, ma non del tutto sicuri.

In quel momento, infatti, non era in corso alcuna ricarica, dunque non c’erano connessioni con la rete elettrica. In ogni caso le fiamme si sono sviluppate andando a distruggere una piccola tettoia e andando a danneggiare anche la protezione del vicino Big Mat che si è danneggiata insieme a del materiale edile che la stessa dove proteggere dalle intemperie.

Dei botti, simili a quelli dei petardi, hanno cadenzato l’esplosione delle batterie.

L’intervento dei vigili del fuoco, arrivati dal non lontano distaccamento di via Bagnols sur Cèze, è servito a evitare che il fuoco potesse fare ulteriori danni e a mettere in sicurezza l’area. Il personale ha posizionato un veicolo nei pressi dell’incendio e l’altro nel parcheggio del Big Mat per tenere il fuoco sotto controllo su entrambi i lati.

Delle biciclette elettriche resta poca roba, qualche pezzo sparso per terra, mentre la casetta è letteralmente evaporata a causa del calore che i è sprigionato. I danni vanno quantificati, ma quattro e-bike difficilmente hanno un valore inferiore ai diecimila euro e poi vanno aggiunti i danni subiti dall’azienda Barbante. Nessuno si è fatto male o è rimasto intossicato. Restano i dubbi sull’affidabilità delle batterie in dotazione alle e-bike.