Feltre: la città paga il conto di Mengacci

Comune al verde, ma ci sono i soldi per la trasmissione di Retequattro
FELTRE.
Non ci sono soldi per i mercatini di Natale, né per il brindisi di capodanno in piazza. Non c'erano 3 mila euro neppure per l'autobus dedicato agli studenti delle frazioni alte. E il bilancio 2011 nasce con un buco di un milione e 100 mila euro. Eppure il comune ha in cassa i soldi per sponsorizzare le "Ricette di famiglia" di Mengacci, la trasmissione televisiva di Retequattro registrata domenica scorsa in piazza Maggiore. Il conto non è stato ancora quantificato, ma la città pagherà.  Nella fretta di conquistare un posto in prima fila accanto al conduttore televisivo, qualcuno si è dimenticato di avvisare i cittadini che Mengacci non è capitato a Feltre per caso. E che, anzi, la sua trasmissione ha trovato nel comune il suo sponsor principale. La giunta ha infatti deliberato di coprire le spese per la logistica della trasmissione, per il vitto e l'alloggio del personale impiegato nelle riprese. Costi? Da quantificare. Il conto, insomma, arriverà alla fine e potrebbe non essere leggero come si potrebbe pensare. Per questo la giunta si augura che nel frattempo intervenga qualche sponsor tecnico o qualche altro ente locale, magari la Provincia, presente domenica con due assessori.  Dietro questo apparente paradosso di una città al verde ma che paga per comparire in una trasmissione di ricette c'è però una spiegazione. Il comune ha in cassa ancora un bel po' di soldi da spendere per la promozione turistica. E' il fondo di 400 mila euro (già in parte consumato) del progetto "Feltre, città d'arte e di natura" che si compone di 260 mila euro di finanziamento regionale più 140 mila euro stanziati dal comune. Soldi da utilizzare per promuovere la città e le sue bellezze: l'arte, la natura, lo sport e i prodotti tipici. A quest'ultimo capitolo, chiamato "Feltrino goloso" fa riferimento la giunta quando delibera di coprire le spese della trasmissione televisiva, riconoscendo nelle ricette di Mengacci un veicolo promozionale importante.  Di soldi per la promozione turistica, nelle casse del comune ce ne sono ancora. Il problema è che l'amministrazione fa quasi fatica a spenderli. La FeltreCard, che doveva pescare da quel fondo, è stata bloccata prima di un fallimento annunciato. Un po' di contributi sono stati distribuiti alle manifestazioni più importanti dell'estate, dalle gare ciclistiche al Palio. Altri sono serviti a finanziare la realizzazione di materiale promozionale curato da Promofel, il consorzio turistico. Ad esempio l'opuscolo "Feltrino d'inverno" che viene distribuito in quindicimila copie in questi giorni: un libretto di dodici pagine dalla grafica quantomeno discutibile, senza una foto e senza una cartina, che esalta le «temperature miti» del Feltrino d'inverno ed elenca i posti da visitare senza neppure fornire un indirizzo.

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