Feltre: la Iulm porta via la biblioteca

Puglisi: «I 40mila volumi sono un nostro patrimonio»
La biblioteca Iulm alle ex scuderie napoleoniche
La biblioteca Iulm alle ex scuderie napoleoniche
FELTRE.
Addio alla biblioteca Iulm. La decisione ufficiale è già stata adottata dal consiglio di amministrazione dell'ateneo milanese che il 31 dicembre cesserà ufficialmente la sua attività a Feltre dopo una storia lunga quarantadue anni.  Se ne vanno oltre quarantamila volumi che hanno trovato posto nella splendida biblioteca alle ex scuderie napoleoniche che per tanto tempo hanno garantito un tranquillo luogo di studio agli studenti dell'università, e di tutti coloro che volevano frequentarla. Dall'1 gennaio 2011 ogni giorno potrà essere quello del trasloco.  «I libri sono di proprietà e patrimonio della Iulm e torneranno a Milano a disposizioni degli studiosi. Se qualche studioso feltrino vorrà venire a Milano lo ospiteremo volentieri, poi magari manderà un biglietto di ringraziamento al sindaco di Feltre», dice caustico il rettore Giovanni Puglisi che torna a sottolineare «le scelte politiche che allontanano sempre più la gente dalla cultura. A questo punto non ci sono motivi perché i libri restino a Feltre».  E pensare che nell'estate dell'anno scorso si era mosso una sorta di comitato dei saggi che aveva lanciato un appello raccolto da tante associazioni e da parte della politica feltrina, senza però trovare una sponda ricettiva nell'amministrazione comunale né tantomeno nei vertici della Fodanzione dell'Università con il presidente Rasi Caldogno che disse: «La biblioteca Iulm? Appunto, è un problema della Iulm».  Il rettore chiude definitivamente la porta ad una possibile prosecuzione dell'avventura dell'ateneo in città: «Il 31 dicembre si chiude. Questo è certo così com'è certo», continua Puglisi, «che palazzo Borgasio resterà alla Iulm fino al 30 giugno 2011 per consentire agli studenti iscritti a Feltre di laurearsi nella storica sede di via Luzzo nelle sessioni straordinarie. Era un impegno che avevamo preso nei confronti degli studenti e delle loro famiglie che nulla c'entrano sulle scelte politiche che hanno portato lo Iulm a lasciare Feltre. Con la chiusura degli uffici libereremo invece palazzo Gazzi».  Giovanni Puglisi affronta anche il tema della summer school, proposta anche quest'anno malgrado i rapporti ormai deteriorati con l'amministrazione la stessa Fondazione dell'Università: «Quando ho avuto modo di incontrare il governatore del Veneto, Luca Zaia, gli ho ribadito che la Iulm non ha nulla contro il Veneto. Master, summer school e corsi post laurea seguono un binario diverso da quello dell'università.  L'università è finita su un binario morto. La summer school si potrà fare ancora in Veneto come si fa in Sicilia, o in qualsiasi altra parte d'Italia lo si ritiene opportuno. La sede può essere Feltre, ma anche Belluno oppure Cortina. Saranno valutazioni future, che il consiglio di amministrazione adotterà in base alle esigenze di ateneo e partecipanti».

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