Feltre: la stella dell'arcobaleno a 10 giusti
Il premio consegnato dalla Comunità di villa san Francesco. Oltre a sindaci e consiglieri regionali, c’erano anche i profughi ospitati dalla Caritas
FELTRE.
Profondo, anzi profondissimo inchino da tutta la provincia (e non solo) ai volontari della Comunità Villa San Francesco, ai numerosi altri del Bellunese. Un inchino tutt'altro che di maniera, anche se alla Cooperativa Arcobaleno si concludeva la 17ª edizione della festa del volontariato. Il prefetto Maria Laura Simonetti ha speso parole di vivo elogio. «Sono particolarmente orgogliosa di essere qui. E' un pottimo modo di festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia e di anticipare la festa del 2 giugno».
«Voi siete uno splendido esempio di ciò che tanti ragazzi italiani vogliono essere». Gli applausi sono arrivati immediati: da una dozzina di sindaci, dai consiglieri regionali Dario Bond e Sergio Reolon, dal presidente della Fiera di Longarone, Oscar De Bona, ma anche dal vescovo mons. Antonio Riboldi, campione della lotta contro la mafia.
E tra gli applauditi c'erano, oltre ai dirigenti della comunità e ai loro numerosi collaboratori, i "10 giusti" premiati con la "Stella dell'Arcobaleno". Dall'associazione provinciale "Insieme si può", sulla frontiera sociale da 30 anni, al "Gruppo Giovani del Progetto Pace" dell' Istituto Follador di Agordo. E ancora: don Gino Rigoldi, una vita spesa fra i detenuti di Milano, la giornalista Rai Giovanna Rossiello, l'Istituto Assori di Foggia, Gregoire Ahongbonon che in Benin e Costa d'Avorio si dedica a liberare gli ultimi dalla malattia mentale, al Parco della mistica e Campus della legalità, di Roma, al professor Eliseo Carraro, all'illustratrice per l'infanzia Donata Dal Molin, all'Aigo e all'Aia che la sostiene. E' stato ricordato, con lo stesso riconoscimento, il ragazzo australiano che in occasione della recente alluvione ha fatto portare in salvo prima i genitori e lui è affogato; era presente il console Massimo Colomban.
Il prefetto Simonetti ha sottolineato che i Comuni non andrebbero lontano se non trovassero la supplenza del volontariato. Soprattutto in tempi di crisi come questi. Vedi, ad esempio, l' accoglienza dei profughi dal Nord Africa. La Caritas di Feltre ha portato, per la circostanza, i profughi ospiti della città, verso i quali è scattato il battimani più prolungato. Anche da parte del sindaco di Feltre, il senatore Vaccari. Che, con evidente convinzione, ha ammesso: «Questa comunità ci stupisce, ogni volta, con riflessioni ed eventi sempre nuovi, eppure importanti. Ci risveglia, nonostante il momento di difficoltà, a sentimenti di serenità, di pace, di solidarietà, fino a convincerci che sarà il bene a prevalere».
E nella commozione generale il sindaco Vaccari ha voluto inserire, fra i giusti di Villa San Francesco, presente anche con i massimi respondsabili del Cif, i due bambini che nei giorni scorsi sono morti perché abbandonati in auto. «Dobbiamo imparare a correre di meno».
Alla cerimonia hanno presenziato anche 20 giovani studenti universitari americani, accompagnati da una loro professoressa, Ilaria Serra.
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