Feltre, mercato riaperto a tutti gli ambulanti: «Felici di esserci, sono stati mesi duri»

Mascherine sul volto e gel disinfettante per i clienti. Prevale l’ottimismo, ma la speranza è di un aiuto dallo Stato

FELTRE

C’è voglia di incontrarsi, di fare acquisti, di rivedere in faccia i clienti, di lasciarsi alle spalle due mesi pesanti. Il mercato del martedì riapre al pubblico quasi alla normalità, non fosse per le mascherine e le distanze che si cercano di rispettare, soprattutto mentre si è in attesa di essere serviti. Certo, non è tutto perfetto., soprattutto per gli ambulanti di casalinghi, merceria e abbigliamento che ieri sono tornati a fare presenza con il loro banco. Due mesi di stop hanno intaccato i risparmi e qualcuno si è dovuto aggrappare ai 600 euro versati con ritardo dal governo. Per non parlare delle fatture da pagare ai fornitori. Ma intanto il mercato c’è e significa ritornare alla vita di tutti i giorni. Basta dare un’occhiata ai bar della zona che hanno tavolini all’esterno: tutti ben frequentati tra caffè cappuccini e aperitivi.

SICUREZZA GARANTITA

A vigilare che tutto fili liscio ci sono due pattuglie: una della polizia locale e l’altra dei carabinieri in congedo. Fanno la spola da una parte all’altra del mercato che arriva fino a Campo Mosto, anche se l’assenza di alcuni banchi ha creato un vuoto che suscita il malumore degli ambulanti più lontani dal fulcro. Sicuramente saranno apportati i correttivi necessari per le prossime volte. Lo spazio di cinque metri è garantito pressoché ovunque, eccetto un paio di banchi salendo Campo Giorgio subito dopo la fontana, dove si perde circa mezzo metro.

TORNA L’ABBIGLIAMENTO

Domenico Chiocca e la moglie Valentina Bertelle sono presenti: «Sono stati mesi complicati perché abbiamo fatto gli ordini di merce che poi non abbiamo potuto vendere per tutto questo tempo», spiega l’ambulante di Quero Vas. «E le spese ci sono comunque. Gli aiuti finora sono insufficienti e una famiglia di quattro persone non è che faccia granché con 600 euro. Alla fine, in Italia bisogna arrangiarsi». La coppia gira tutti i mercati della provincia: «Speriamo che un po’ alla volta si sistemino le cose. Feltre è una piazza particolare perché anche sulla viabilità si sono fatte tante polemiche dando il messaggio che il centro è difficilmente raggiungibile, mentre ci sono parcheggi in quantità. È un peccato, bisognerebbe mandare segnali positivi. Uno dei punti di forza del mercato è che si fanno acquisti senza le auto che disturbano».

RIECCO PIERO E TITO

Sono altri due della vecchia guardia con il loro banco di mercerie: «Ci siamo attrezzati con le mascherine, c’è il gel disinfettante a disposizione dei clienti e abbiamo dei teli come divisorio come ci è stato detto di fare. È bello tornare», dicono i due, «ma i mesi scorsi sono stati molto duri. Ce la siamo cavata ma abbiamo dovuto intaccare i risparmi. La perdita è stata notevole e per ottenere i 600 euro abbiamo dovuto mettere in mezzo il commercialista, altrimenti campa cavallo».

SPAZIO ALLE CALZATURE

Sono tornati anche i banchi che vendono scarpe. Tiziano Rizzotto e la moglie Manuela Paoletti sono di Sedico, ma sono di casa al mercato di Feltre. È positivo riprendere a lavorare, l’inattività forzata è sempre negativa», afferma Rizzotto, «e non parlo solo della questione economica. A me è andata bene perché non avevo ancora effettuato gli ordini e quindi non mi sono ritrovato le fatture da pagare, ma so di colleghi che sono andati in difficoltà. Per contro, non ho ancora tutto l’assortimento che vorrei». —

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