Feltre. Musica fino a mezzanotte, baristi del centro divisi

C’è chi giudica troppo limitante l’ordinanza e spera sia applicata in tutta la città e chi tira un sospiro di sollievo: «Non era giusto che valesse solo in un’area»
La notte rosa - Tanta gente in centro storico ieri sera
La notte rosa - Tanta gente in centro storico ieri sera

BELLUNO. E' un coro di voci discorde quello che si leva dai gestori dei locali del centro città, alla luce della nuova ordinanza (che verrà emessa la prossima settimana) sull'intrattenimento musicale. C'è chi ringrazia (quelli che avevano avuto il niet all'intrattenimento qualche settimana fa) e chi non è d'accordo, perchè si sente colpito ingiustamente. «Non è giusto che chi si è sempre comportato bene e ha sempre rispettato le regole debba subire lo stesso trattamento di chi non lo fa», spiega Luca Garaboni dell'Antica Scuderia. «Chi sbaglia paga, e basta».

Invece, pare di capire, per colpa di qualcuno (che quelle regole ogni tanto le ha superate) pagano tutti. Lo evidenziano anche al Deon: «Alcuni locali del centro hanno un po' esagerato, anche per colpa di una clientela poco rispettosa. Era giusto porre un freno, ma interrompere le esecuzioni dal vivo a mezzanotte è un po' limitante». Al Deon ammettono di aver avuto qualche problema con i vicini, che si sono lamentati in passato per il volume della musica, che è stato abbassato per venire incontro alle esigenze di chi a una certa ora vuole riposare.

Lo stesso hanno fatto i gestori del Bistro Bembo: «Facciamo già musica fino a mezzanotte e basta, perchè qualcuno si è lamentato, però i locali vivono di musica, limitarla è un danno. Il sindaco non ha cose più importanti di cui occuparsi?».

Nel coro dei “non è giusto” ci si mette anche Nicola Bianchi, del bar Mercato, che segnala un dettaglio da non sottovalutare: «Perchè alla riunione in cui è stato deciso questo regolamento non siamo stati invitati tutti, ma c'erano solo i gestori di quattro locali?», si chiede. «E poi spero che sia valido per tutti, se è comunale, Nevegal compreso. Non vorrei si facessero sconti giustificandoli con il fatto che è una zona turistica».

Si toglie dal coro il bar Astor, la cui filosofia dell'intrattenimento si differenzia da quella degli altri locali. Nella terrazza che domina il Piave la musica si suona in orario aperitivo, e si spegne attorno alle 22-22.30.

La parte che può festeggiare per la nuova ordinanza lo fa, ma con moderazione. «Per noi la situazione è migliorata», dicono dal bar Opera. «Non si poteva vietare la musica solo in una zona della città, e siamo contente che sia stato trovato questo compromesso». Più serena anche Jeanette, dei bar Sirena e Rialto: «Sì, va un po' meglio, anche se comunque è limitante poter fare musica con il dj solo fino a mezzanotte all’interno del locale. Diciamo che si è voluta trovare una mediazione e questo era il male minore».

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