Feltre: neonata morta, due assoluzioni

Non ci furono negligenze da parte del medico e dell'ostetrica
Doppia assoluzione per la morte di una neonata nella sala parto dell’ospedale di Feltre
Doppia assoluzione per la morte di una neonata nella sala parto dell’ospedale di Feltre
FELTRE.
Assolte perché il fatto non sussiste. Ilaria Pezzani, 39 anni di Feltre, e Mara Tommasini, 48 anni di Lamon, medico e ostetrica del reparto di ginecologia del Santa Maria del Prato, non ebbero alcuna responsabilità sul decesso di una neonata, morta pochi giorni dopo il parto, nel marzo del 2006.  Alle 11 di ieri, il giudice Antonella Coniglio ha letto la sentenza che scagiona le due professioniste dell'ospedale feltrino ed ha fissato in 60 giorni il termine per il deposito delle motivazioni.  Che l'esito del processo fosse indirizzato verso l'assoluzione lo si è capito subito da due elementi. I genitori della neonata, attraverso il loro legale, l'avvocato Silvia Dolif, hanno ritirato la costituzione di parte civile. Ma soprattutto, al termine della sua requisitoria, il pubblico ministero Simone Marcon, ha chiesto l'assoluzione delle due imputate, sebbene con la formula della "prova non raggiunta" nel corso del dibattimento.  In realtà, stando alla formula assolutoria del giudice, sebbene sia necessario attendere il deposito delle motivazioni, è passata la linea del difensore, l'avvocato Lorenzo Locatelli del foro di Padova, secondo il quale le due professioniste seguirono i dettami della letteratura medica in casi simili e non ebbero responsabilità su un evento che, come hanno sostenuto anche i consulenti della difesa, "non era prevedibile".  Il fatto, per il quale la dottoressa e l'ostetrica sono finite a processo, risaliva al 25 febbraio 2006. La mamma della piccola arrivò al nosocomio feltrino con qualche dolore di troppo sebbene la gravidanza, fino a quel giorno, si fosse svolta regolarmente e nulla facesse presagire un tragico epilogo. La situazione precipitò all'improvviso: l'asfissia tolse troppo a lungo l'ossigenazione al cervello. La terapia d'emergenza fu immediatamente attuata. Successivamente la piccola fu trasferita d'urgenza nel centro di Camposampiero, il più attrezzato per la patologia neonatale in regione. Dopo cinque giorni di agonia, con una situazione cerebrale compromessa, l'epilogo il 1 marzo 2006 con la morte della piccola.  La procura, all'epoca, aprì un'inchiesta per capire se vi fossero state negligenze da parte del personale sanitario. Furono sequestrate le cartelle cliniche dalla polizia giudiziaria e fu conferito l'incarico ad un consulente per analizzarle. Si arrivò ad individuare nell'ostetrica e nel medico dell'ospedale feltrino le presunte responsabili del decesso. Ma, ieri, è arrivata la definitiva assoluzione e riabilitazione delle due stimate professioniste.

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