Feltre: non passa la chiusura anticipata

Musica bassa e niente concerti: periodo di prova, poi le nuove regole
A sinistra l’assessore Curto al centro i carabinieri impegnati in un’operazione di controllo A destra Guido Pante dell’Ascom
A sinistra l’assessore Curto al centro i carabinieri impegnati in un’operazione di controllo A destra Guido Pante dell’Ascom
FELTRE.
Stop ai concertini nei bar e musica bassa. Scongiurata la chiusura anticipata. È l'esito del vertice di ieri tra esercenti, Ascom, comune e forze dell'ordine, che si sono incontrati per definire una strategia contro i decibel in eccesso. Ora un periodo di prova.

Passa la linea morbida, anche se con nuove regole, più controlli e tolleranza zero. Questo, in sintesi, l'esito del vertice durato oltre tre ore ieri pomeriggio in municipio a cui hanno partecipato l'assessore alla sicurezza Alberto Curto, quello al commercio Ennio Trento, il comandante della polizia locale Filiberto Facchin, l'Ascom e una ventina di baristi. Un incontro fiume che ha fatto seguito alla riunione convocata d'urgenza mercoledì 27 aprile dal sindaco Gianvittore Vaccari, dopo l'intensificazione dei controlli da parte delle forze dell'ordine a causa delle numerose segnalazioni giunte dai residenti al comando dei carabinieri per rumori molesti.

«C'è una nota dolente rappresentata dall'acuirsi dei disturbi notturni legati ai pubblici esercizi, nonostante i protocolli emanati», annunciava il primo cittadino la scorsa settimana con una nota, in riferimento soprattutto alle serate di venerdì e sabato di Pasqua. Da qui, il vertice per correre ai ripari. All'inizio era stata paventata l'ipotesi di un giro di vite contro i locali fracassoni con misure drastiche come la chiusura anticipata a mezzanotte per risolvere il problema degli schiamazzi. Ma al termine di un lungo confronto tra le parti, è prevalsa la mediazione. Partendo dalla consapevolezza che esistono condizioni di criticità da risolvere, per tutelare i cittadini del centro che chiedono di dormire in tranquillità, emerge una soluzione di compromesso tra le parti, eppure categorica. Chi sgarra, paga.

Per un periodo temporaneo - indicativamente un paio di settimane - i bar rinunceranno ad ospitare concerti dal vivo e limiteranno il volume della musica. L'invito agli esercenti è inoltre di rivolgersi alle forze dell'ordine nel caso ci siano clienti che disturbano il regolare svolgimento della serata o peggio creano situazioni di tensione. «Adesso bisogna vedere i risultati, che sono quelli che possono farci contenti», commenta l'assessore alla sicurezza Curto al termine di una riunione terminata «abbastanza bene». Mentre l'Ascom è uscita dall'incontro con «una prima sensazione positiva», riservandosi di «tirare le fila di una discussione approfondita, per riprendere i vari passaggi ed esprimere dettagliatamente il pensiero dell'associazione di categoria sull'argomento».

I correttivi per abbattere i decibel in eccesso dovranno essere definiti adesso da un nuovo protocollo a tutela del decoro urbano, che arriva proprio alla vigilia della stagione estiva, quella più calda anche per le lamentele dei residenti per le notti insonni. Un compromesso che in poche parole consente al comune di avere regole chiare per tranquillizzare gli abitanti e ai baristi di proporre divertimento senza dover anticipare la chiusura. Sposata dunque anche la posizione dell'Ascom, che aveva espresso alla vigilia della riunione «contrarietà ad assumere provvedimenti generici, sostenendo invece l'opportunità di accertare le specifiche responsabilità, in quanto non è possibile colpevolizzare esclusivamente gli operatori».

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