Feltre: polveri sottili, serie nera senza fine

Dieci giorni su undici fuorilegge, concentrazioni su livelli mai visti
A destra la tabella riassuntiva del- l’Arpav sulle concentrazioni di polveri sottili registrate in città dal 4 febbraio al 13. A destra la centralina Arpav di via Colombo
A destra la tabella riassuntiva del- l’Arpav sulle concentrazioni di polveri sottili registrate in città dal 4 febbraio al 13. A destra la centralina Arpav di via Colombo
FELTRE.
Aria pessima. Lo dice l'Arpav, che usa proprio questo aggettivo. Lo confermano tutti i dati. Negli ultimi undici giorni, per dieci volte le polveri sottili a Feltre hanno superato il livello di guardia. E quando non hanno oltrepassato il limite di 50 microgrammi, si sono fermati un solo gradino sotto. E' la serie peggiore che si ricordi in città. L'incendio sul San Mauro ora non c'entra più: domenica 13 le concentrazioni hanno raggiunto i 130 microgrammi, come nei giorni dell'incendio. Ma non era fumo, erano soltanto veleni.

Il problema non riguarda solo Feltre: in tutti i capoluoghi del Veneto e nei principali centri urbani le Pm10 hanno raggiunto negli ultimi giorni livelli da record. Perfino a Belluno - dove solitamente l'aria è più pulita - si sono raggiunti i 128 microgrammi. Ma a Feltre preoccupa la persistenza del fenomeno. Dall'inizio dell'anno le giornate fuorilegge - con concentrazioni di polveri fini oltre il limite - sono state 23, praticamente una ogni due giorni. E i valori, complice il bel tempo e il mancato ricambio d'aria, sono alti come non mai.

Un invito all'ottimismo arriva dall'Arpav, che annuncia: «Tra domani e giovedì si avrà un radicale cambiamento delle condizioni meteorologiche ed un netto miglioramento della qualità dell'aria, grazie alla pioggia». Ma oggi e domani mattina gli inquinanti saranno ancora presenti, con valori elevati.

Sul sito internet del comune nessuna informazione in proposito. C'è invece, sempre in bella vista, il bollettino informativo numero 1 del 2011, nel quale il sindaco Vaccari tranquillizza i cittadini con tante faccine verdi e sorridenti: l'aria in città è pulita, lo ha detto l'Arpav, il messaggio rassicurante. Ma le analisi sono quelle fatte tra maggio e luglio alla Peschiera. Bisognerà aspettare il prossimo bollettino per un aggiornamento sull'inquinamento record degli ultimi quaranta giorni. E, magari, anche su quelli del 2010, tutto intero, quando - si è scoperto nei giorni scorsi - Feltre ha confermato di essere maglia nera nel Veneto per la presenza di benzo(a)pirene, un potentissimo cancerogeno la cui concentrazione non dovrebbe superare la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo, e che invece in città sfiora stabilmente i 2 nanogrammi.

Ce n'è abbastanza per giustificare l'ennesimo affondo di Legambiente che chiede alla Regione «una politica strutturale seria per la mobilità sostenibile» e ai comuni di fare la loro parte con provvedimenti che vadano aldilà dello spot. Sottolineando gli effetti di queste giornate nere: «Sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, infezioni respiratorie, aumento di crisi d'asma e disturbi circolatori e ischemici, fino alla morte nei casi più gravi».

A Feltre resta in vigore, insieme al divieto di accendere fuochi all'aperto, una sola limitazione: quella per i veicoli euro zero e per i camion, che sono tenuti lontano dal centro con deviazioni indicate nelle rotatorie d'accesso alla città.

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