Feltre: quasi salva la biblioteca della Cmf
In arrivo 20 mila euro dalla Regione, speranze anche per i libri Iulm
La chiusura della biblioteca della Cmf sembra scongiurata
FELTRE.
La biblioteca della Cmf è quasi salva. Per quella della Iulm tutti i giochi sono aperti. In tre giorni, la settimana prossima, si definiranno le sorti del patrimonio librario della città. Fra martedì e mercoledì dovrebbe arrivare la prima buona notizia: la Regione stanzierà i ventimila euro necessari a tenere aperta la biblioteca della Comunità montana. Con quei soldi, l'ente di via Rizzarda potrà pagare lo stipendio della funzionaria e scongiurare la sospensione di un servizio importante per gli studenti del comprensorio. Dopo il forfait del comune, che si è chiamato fuori dalla partita, la mobilitazione dei cittadini e delle scuole ha trovato in Dario Bond un ambasciatore abile e fortunato. Il capogruppo del Pdl in consiglio regionale ha portato la causa all'attenzione della giunta Zaia e ha strappato un mezzo impegno che, entro qualche giorno, dovrebbe trasformarsi in atto ufficiale. La biblioteca non sarà chiusa, dunque, anche se i ventimila euro risolvono il problema soltanto per il 2011 e poi bisognerà studiare un piano per mettere al sicuro definitivamente i libri, il servizio e la professionalità della funzionaria che lo gestisce. Ma la prossima settimana sarà decisiva anche per l'altra biblioteca, quella della Iulm. L'ateneo, come si sa, a fine mese lascerà Feltre. E il rettore Puglisi - che ha rapporti burrascosi con il comune e con la Fondazione università - non sembra disposto a fare sconti. I 40 mila volumi delle scuderie napoleoniche dovrebbero essere trasferiti a Milano. Ma la partita non è del tutto chiusa. Anteponendo l'interesse della città al suo orgoglio, il sindaco Vaccari ha chiesto a Puglisi un incontro. I due - che evidentemente non credono nella scaramanzia o avevano l'agenda già piena - si incontreranno a Milano venerdì 17. «Il sindaco ha chiesto di vedermi ed è mio dovere ascoltarlo», fa sapere il rettore. «Margini di trattativa? Preferisco non parlarne. Ribadisco che per noi l'esperienza con Feltre è chiusa. E, anzi, credo che da quelle parti qualcuno debba stare molto attento ai patti, perché c'è una convenzione che regola il nostro rapporto fino alla fine con una tempistica ben precisa. E ci sono debiti da onorare». Il riferimento è molto chiaro e Puglisi, a scanso di equivoci, precisa: «La Fondazione non ci ha ancora liquidato le competenze del 2009. Ho già interessato della questione i nostri legali». Conti in sospeso e incomprensioni, polemiche antiche e questioni di stretta attualità: fra Vaccari e Puglisi gli argomenti di discussione non mancheranno. Ma se la città spera nel buon esito dell'incontro, per conservare almeno la biblioteca universitaria, alla finestra ci sono anche i dieci dipendenti della Iulm, che fra venti giorni saranno disoccupati. La loro sorte, in mancanza di altri sbocchi occupazionali, è legata anche alla permanenza in città dei 40 mila volumi. Se il sindaco e il rettore dovessero raggiungere un accordo in questo senso, i dieci dipendenti potrebbero costituire una cooperativa e prestare i loro servizi alla Fondazione università, sia per l'organizzazione dell'attività al campus, sia per la gestione delle scuderie napoleoniche. E a quel punto anche gli altri soci della Fondazione potrebbero sfruttarne le professionalità, coinvolgendoli in attività convegnistiche e formative.
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