Feltre: quattro anni di petizioni e ricorsi al Tar

Viabilità, smog, urbanistica: migliaia di firme. Tutte ignorate da Vaccari
FELTRE.
Al sindaco Vaccari piace ricordare la madre di tutte le petizioni, quella contro la viabilità voluta da Brambilla. E vantarsi, come ha fatto lunedì in consiglio comunale: «Noi ascoltiamo i cittadini». Ma in quanto a firme e ricorsi al Tar, negli ultimi quattro anni sono stati battuti tutti i record.

Dal 2007 a oggi, considerando solo argomenti di grande importanza, sono undici le battaglie promosse dai cittadini contro l'amministrazione comunale. E nella lista ci sono anche il riassetto del mercato degli ambulanti e la nuova gestione dei cimiteri, che la maggioranza ha approvato lunedì in aula proprio mentre Vaccari teneva la sua personale lezione su come si ascoltano i suggerimenti della città. In comune queste vicende hanno un aspetto tutt'altro che trascurabile: in nessun caso - tranne che, in parte, per i cimiteri - l'amministrazione ha accolto le richieste. E nei casi più spinosi, come l'Altanon o il mercato, le battaglie lasciano (e lasceranno) in eredità alla prossima amministrazione ricorsi al Tar costosi e dall'esito quanto mai incerto.

E' l'estate del 2007 quanto Vaccari, appena rieletto, si trova sul tavolo qualche centinaio di firme raccolte in pochi giorni da un comitato spontaneo che chiede misure contro lo smog. Arriverà, un anno dopo, la stazione aspirante. E solo nel 2010 un piano comunale per la riduzione degli inquinanti. Ma di cosa ha rilevato e aspirato il macchinario, ancora nessuno sa niente (si attende un convegno). Mentre il piano, per ora, è solo una lista di buone intenzioni.

A febbraio 2008, dopo la rottura con la Iulm, più di duemila persone chiedono al comune di riallacciare i rapporti con la storica università. Vaccari incontrerà il rettore Puglisi solo nel 2010, ma per definire la strategia di uscita dell'ateneo, ormai perso.

Marzo 2008, i genitori dei bambini del Vittorino chiedono all'amministrazione di rivedere l'assetto dell'area intorno alla scuola e i parcheggi, perché c'è una situazione di pericolo. Appello caduto nel vuoto. Nel frattempo in città prosegue la raccolta di firme contro gli ascensori: il sindaco cancella uno dei due impianti, stravolge il progetto di Brambilla ma ignora la petizione. L'ascensore sarà inaugurato nel 2009. A marzo di quell'anno, in municipio arrivano 400 firme da Zermen: ci sono tre punti neri nella viabilità della frazione. Incroci pericolosi e strade insidiose. Due anni dopo, la situazione non è cambiata.

Il 2009 è anche l'anno della rivolta contro il piano Altanon: più di mille firme contro il progetto, mille adesioni anche al gruppo Facebook e una mobilitazione mai vista in città. Vaccari risponde categorico: «E' troppo tardi per cambiare il progetto». Oggi - giugno 2011 - fa dietrofront, perché la nuova proprietà ha cambiato idea. Ma intanto sul vecchio piano ci sono quattro ricorsi al Tar.

Nell'estate 2009 in trecento firmano la petizione per chiudere il centro alle auto (lo chiedono anche i baristi, con un'altra raccolta di firme): il sindaco risponde che «si farà dopo la costruzione dell'Altanon». E rimanda tutto.

E siamo al 2010. Le firme contro la gestione privata dei cimiteri sono più di 200. La maggioranza è divisa, un assessore si dimette e il piano naufraga. Ne arriverà uno nuovo, parzialmente corretto. E intanto anche gli ambulanti si rivoltano contro il riassetto del mercato, che viene più volte rimandato. Anche contro gli impianti fotovoltaici a Vignui e Mugnai si raccolgono firme. Ma quando il comune decide di intervenire, due impianti sono autorizzati. E contro uno di questi c'è già un ricorso al Tar. Infine c'è la raccolta di firme (700) per salvare le biblioteche della Iulm e della Cmf: della prima, il comune recupera una piccola parte. La seconda si salva, ma solo grazie alla Regione. Il comune l'aveva già data per persa.

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