Feltre. Scuole e casa di riposo, lavori a rischio

Dopo due aste deserte, il Comune ritenta la strada del baratto: offerti gli ex magazzini, ma deprezzati del 20 per cento

FELTRE. Sarà il caso di prenderne atto, una volta per tutte: il mattone non tira più. Neppure la prospettiva di acquisire a prezzo di saldo gli ex magazzini comunali di via Folli, area centrale e pregiata, liberi da vincoli e pronti per essere demoliti e sostituiti da palazzine (magari da vendere ai carabinieri che hanno la nuova caserma a due passi), ha convinto qualche impresa ad accettare la proposta indecente del Comune, che in cambio del vecchio stabile chiedeva di ristrutturare il tetto della casa di riposo, quello delle scuole di Tomo e Vellai, di rifare i bagni delle elementari di Mugnai e di asfaltare 360 metri di via Rizzarda. Due aste sono andate deserte: zero offerte. Così la giunta Perenzin nella sua prima riunione, mercoledì pomeriggio, ha deciso di riprovarci, deprezzando l’immobile del venti per cento (da 220 a 180 mila euro), come previsto dalla legge, e dunque rinunciando all’asfaltatura di via Rizzarda, fra tutti i lavori il meno urgente, anche perché qualche rattoppo era stato fatto l’anno scorso, in occasione del passaggio del Giro d’Italia.

Il guaio è che i tempi stringono e che non ci sono certezze sul buon esito della prossima asta. «Abbiamo fretta perché all’inizio di luglio partirà l’appalto per la ristrutturazione e il consolidamento statico della scuola di Mugnai», spiega l’assessore ai lavori pubblici Adis Zatta. «L’ammodernamento dei bagni, che costa circa 65 mila euro, doveva essere inserito in quei lavori. A questo punto valutiamo la possibilità di fare l’intervento in economia oppure di aprire una trattativa con l’impresa che farà la ristrutturazione. Purtroppo non ci sono alternative».

I tetti delle scuole, che cadono a pezzi e che non garantiscono isolamento alle aule, e la copertura della casa di riposo sono comunque in cima alla lista delle priorità. «Il segnale che abbiamo voluto dare è chiaro», dice il sindaco Perenzin. «Tra tutti i progetti che sono in attesa di essere realizzati abbiamo scelto quelli che riteniamo più importanti, più urgenti. La casa di riposo e le scuole meritano la massima attenzione». Le urgenze sarebbero anche altre e la nuova amministrazione dovrà affrontarle molto presto. Perché se è vero che i progetti in molti casi sono già ad uno stadio avanzato (per la scuola di Mugnai saranno spesi 390 mila euro, ma poi servono ne servono altri 220 mila per finire l’intervento), di soldi in cassa ce ne sono pochissimi. Tanto è vero che qualche mese fa erano stati i genitori dei bambini di Tomo a farsi carico di imbiancare le aule e i corridoi e di rifare una parte del tetto. Perché aspettare il Comune, di questi tempi, richiede molta pazienza.(cric)

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