Feltre: sequestrate decine di capi Moncler taroccati

Operazione delle Fiamme Gialle nel Feltrino: sequestrata merce contraffatta
Militari della Finanza impegnati in una recente operazione sul fronte del commercio di merce taroccata
Militari della Finanza impegnati in una recente operazione sul fronte del commercio di merce taroccata
BELLUNO. Blitz della Guardia di Finanza nei giorni scorsi, in un'operazione contro la contraffazione di una nota "griffe" nel campo dell'abbigliamento. I militari delle Fiamme Gialle, secondo indiscrezioni, hanno effettuato un maxi-sequestro di capi col marchio "Moncler". Tutta merce per un consistente valore commerciale. Sono state sporte anche denunce per ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi nei confronti degli indagati. Poche le notizie filtrate sull'operazione degli uomini della Guardia di Finanza. Il fatto è avvenuto giovedì scorso, nella zona del Feltrino. I militari delle Fiamme Gialle hanno agito a colpo sicuro, ponendo sotto sequestro una notevole quantità di capi d'abbigliamento "griffati" Moncler. Il materiale contraffatto, poi, è stato portato in caserma per l'inventario e gli accertamenti del caso. Il suo sequestro è stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari. Le indagini, però, continuano. Gli investigatori vogliono, infatti, risalire anche alla provenienza dei capi sui quali sono stati posti i sigilli e che solo al termine dei procedimenti penali a carico dei responsabili verranno distrutti. Da tempo l'attenzione degli investigatori s'era concentrata su un traffico di capi d'abbigliamento taroccati recanti i simboli della nota marca. La contraffazione dei più importanti marchi d'abbigliamento è considerata una vera e propria piaga nel nostro Paese, per le aziende produttrici ma anche per l'economia. Un discorso che potrebbe essere ampliato a tutti i prodotti "made in Italy", compresi gli occhiali ed i generi alimentari. I reati contestati, in genere, a chi commercia prodotti taroccati sono quelli di ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Due reati puniti pesantemente dal codice penale. Per la ricettazione si rischia una pena da un minimo di due ad un massimo di otto anni di reclusione ed una multa fino a 10.000 euro. Per il secondo reato, invece, si rischia fino ad un massimo di due anni di reclusione e una multa da 2000 euro.

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