Feltre: sessione di laurea Iuav al campus

Di Prinzio: «Feltre è il nostro polo laboratoriale e città universitaria»
Il campus universitario di borgo Ruga
Il campus universitario di borgo Ruga
FELTRE.
Non sarà proprio come un corso di laurea, ma Iuav crede a Feltre tanto da organizzare per il secondo anno consecutivo il corso di laurea magistrale in Sistemi informativi territoriali e di telerilevamento. Le lezioni, già partite nel mese di marzo, coinvolgono sessanta studenti da tutto il nord Italia, quindici docenti per 340 ore complessive di corso per un totale di sette settimane spalmate fino a settembre. Il campus di borgo Ruga diventa per alcuni mesi il polo laboratoriale dello Iuav di Venezia.  Ciò significa la presenza fissa degli studenti nel feltrino per partecipare alle lezioni in aula alle esercitazioni su aree test individuate, come la stessa città di Feltre e la Sr 203 da Sedico ad Agordo. Il referente del corso è Luigi Di Prinzio che ha deciso anche di portare a Feltre anche la sessione di lauree: «Tra ottobre e novembre», spiega il docente, «gli studenti che hanno frequentato nel 2010 il primo corso e che hanno appena iniziato il secondo anno concluderanno con la laurea il percorso formativo. Farli laureare a Feltre significherà sottolineare che per Iuav questa città è universitaria a tutti gli effetti». Per Feltre è un segnale d'attenzione che conferma gli sforzi della Fondazione università di non far pesare troppo l'uscita di scena della Iulm, che ha definitivamente chiuso i battenti pochi mesi fa.  Quanto al corso, le esercitazioni verteranno su rilevazioni nelle aree selezionate, rielaborandone i dati anche attraverso l'incrocio con misurazioni quali quelle proveniente da satellite: «Il risultato», aggiunge Di Prinzio, «sarà una fotografia puntuale e precisa del territorio che permetterà sia di conoscere le sue trasformazioni nel tempo sia di individuare e monitorare situazioni problematiche come ad esempio il rischio idrogeologico. Un supporto per la conservazione e la salvaguardia del territorio che sarà messo a disposizione di tutti gli enti dei privati interessati».  L'idea è di alimentare una piattaforma condivisa di informazioni che permettano a tutti grazie a un semplice collegamento a Internet di sapere quale è lo stato di salute della zona in cui si vive, quali problematicità ci sono o potrebbero verificarsi, quali sono le criticità: «Pensiamo ad esempio alla mobilità», spiega Luigi Di Prinzio, «uno dei risultati del corso sarà proprio la possibilità di conoscere in tempo reale tutte le arterie a bollino rosso delle zone studiate».

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