Feltre, sit-in davanti all’ospedale contro la chiusura di Psichiatria
La protesta delle famiglie: «I medici vanno messi nella condizione di non andare altrove, il problema della salute mentale è un’emergenza per chi ne è affetto e per i genitori»
![La protesta davanti all'ospedale di Feltre](https://images.corrierealpi.it/view/acePublic/alias/contentid/1h3luky8nrpia5xzj20/0/5-jpg.webp?f=16%3A9&w=840)
«I medici vanno trovati e messi nella condizione di non andare altrove perché il problema della salute mentale è un’emergenza per chi ne è affetto – 1 su 6 secondo gli ultimi dati del ministero – e per le famiglie perché non hanno risposte immediate nell’urgenza». Il comitato feltrino “Diritto alla salute” è sceso ancora una volta in piazza oggi, venerdì 7 febbraio, con un’azione “rumorosa” fatta di campanacci, cartelloni e parole fatte risuonare dal megafono all’indirizzo della governance locale, civica e sanitaria, per sensibilizzare una volta in più i cittadini che si sono trovati faccia a faccia con il flash mob organizzato e autorizzato davanti ai nuovi ingressi dell’ospedale.
«Non serve solo lottare culturalmente contro i pregiudizi ancora così diffusi e lo stigma che i diversi contesti sociali appongono sulla persona fragile», hanno urlato gli attivisti del Comitato, «Ma bisogna che ci siano dei servizi, del personale, medici neuropsichiatri per i giovani e psichiatri per gli adulti». E ancora: «Aggiustare il destino delle persone non sarà a volte la piena guarigione, come avviene in tante altre patologie, ma potrà essere una recovery, il recupero della positiva relazionalità e della qualità della vita all’interno di contesti resi più inclusivi. Aggiustare un destino, per lo psichiatra, deve significare il prendersi cura tempestivamente di una sofferenza mentale, agendo sui diversi fattori di rischio, riducendo al minimo eventuali ricoveri, prevenendo i disturbi psicopatologici più gravi, le complicanze sulla qualità della vita e a volte anche giudiziarie, la morte prematura che nei casi gravi è anticipata di dieci-quindici anni rispetto alla aspettativa di vita».
Da prima della sospensione delle degenze in Psichiatria a Feltre, era già iniziato il valzer di medici in uscita definitiva dal reparto. Adesso è rimasta la storica Sonia Menardi che ha cambiato contratto di lavoro e fa ore di ambulatorio, e Alice Marquis Alpago Novello, giovane psichiatra arrivata al Santa Maria del Prato nel 2022, ma intenzionata a lasciare questo ospedale entro un mese. Nonostante sia stato bandito un concorso per il nuovo primario dopo l’uscita di scena di Massimo Semenzin nel 2021 e del successore Angelo Brega che sta per lasciare in questo periodo, l’appello del Comitato di oggi è stato lanciato anche all’indirizzo della dottoressa Marquis Alpago Novello «affinché possa tornare sui suoi passi» e rimanere a Feltre.
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