Feltre, una “stanza del buco” a fianco del Serd: bonifica dell’Ulss
Feltre, boccette di metadone, fazzoletti insanguinati e sporcizia nell’ex cappella del complesso della casa di cura Bellati
Una “stanza del buco” in pieno centro città, nello stesso complesso dell’ex casa di cura Bellati dove sono collocati diversi servizi sanitari territoriali, a partire dal Serd e dagli ambulatori dei medici di base.
È quello che si è svelato agli occhi di chi ha fatto la scoperta, sabato 14 dicembre mattina, trovando un locale della vecchia cappella fuori terra – già servita all’allora casa di cura per la ricomposizione delle salme e in alcune occasioni anche per celebrare notabili funerali – che dava tutta l’idea di un ritrovo per sbandati dediti all’uso di stupefacenti.
La segnalazione è partita dal Serd che ha messo al corrente la direzione medica e ha fatto intervenire l’ufficio tecnico.
Il degrado all’interno del locale, ingombro di ogni cosa, sicuramente utilizzato per assumere sostanze illecite ma forse anche come rifugio di fortuna, ha imposto una bonifica iniziale con la squadra dotata di dispositivi di sicurezza individuale.
A colpire, oltre alla sporcizia sul pavimento ove è stato lasciato di tutto, dagli escrementi ai fazzoletti insanguinati, è stata la quantità di boccette di Metadone, il farmaco antagonista all’eroina che si somministra – o che si consegna di settimana in settimana al tossicodipendente che in base ai risultati delle urine dimostra di poter gestire l’affido – nell’ambulatorio del Serd.
Segno che l’attività andava avanti da un po’ di tempo e che quel farmaco spesso e volentieri prende altre strade che non sono quelle della terapia mirata per i soggetti in trattamento, ma finisce in un mare magnum dove diventa difficile, se non impossibile tracciare i profili di chi ha utilizzato la sostanza e in quale quantità.
L’Ulss Dolomiti ha fatto eseguito una prima profonda pulizia nel locale, disponendo per i prossimi giorni una vera e propria bonifica con disinfezione degli spazi con personale specializzato.
Dopo la prima rimozione di rifiuti pericolosi e la pulizia del locale, si è provveduto a rendere inaccessibili i due ingressi verificando la chiusura delle serrature del portoncino principale e della porta secondaria che era probabilmente la via di accesso utilizzata dagli sbandati per entrare nell’ex cappella.
Non è certo la prima volta che dei senzatetto e tossicodipendenti fanno irruzione in case disabitate o degradate e le occupano generalmente in gruppo.
Può lasciare stupiti che lo spazio preso di mira sia a una manciata di metri dal Serd, ma chi ha buona memoria ricorda che anche quando la struttura si trovava nei locali dell’ex manicomio di Borgo Ruga si notavano spesso siringhe o boccette di Metadone abbandonate a terra.
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