Feltre, tre manifestazioni contro i divieti

La protesta contro il nuovo regolamento voluto dall’amministrazione non si ferma. Tutti contro Vaccari e Curto. Flash mob e musica: si prepara il giorno della disobbedienza
Feltre 9 luglio 2004, prima serata 2004 di feltre del cuore. tra i vari gruppi musicali canta luca de paoli prossimo al suo nuovo cd
Feltre 9 luglio 2004, prima serata 2004 di feltre del cuore. tra i vari gruppi musicali canta luca de paoli prossimo al suo nuovo cd

FELTRE. Più che indignati sono proprio arrabbiati. E pronti a disobbedire pur di far saltare il regime di divieti approvato dall’amministrazione con il nuovo regolamento di polizia locale. Centinaia di feltrini di tutte le età preparano una mobilitazione che non ha molti precedenti, almeno in tempi recenti. Amplificata dalla rete (un migliaio di collegamenti in due giorni all’articolo del nostro giornale che dava notizia delle regole, decine di dibattiti nei social network, con una condanna unanime nei confronti del provvedimento), la protesta - a differenza di quanto succede di solito - non si è placata, ma con il passare delle ore è sfociata in un progetto: dare un segnale al sindaco Vaccari e alla sua giunta. Disobbedire per far capire che nessuno vuole vivere in una città dove è proibito sedersi su un gradino, sdraiarsi su un prato, poggiare oggetti in giro, lavarsi la faccia in una fontanella, suonare uno strumento musicale all’aperto. Violare le regole per ottenere che quelle stesse regole siano cancellate, ecco il proposito che ne è scaturito.

La mobilitazione potrebbe sfociare domani in almeno tre momenti di protesta. Il condizionale è d’obbligo perché le iniziative sono in continua evoluzione e non si può escludere che alla fine - come proposto da più parti - siano coordinate e unificate in un unico momento, magari articolato in più passaggi, per avere maggiore efficacia. Un gruppo di feltrini annuncia l’intenzione di riunirsi all’ora di pranzo in piazza Maggiore per un pic nic provocatorio, stendendo coperte e teli e mangiando ai piedi delle statue di Panfilo Castaldi e Vittorino da Feltre. Altre due manifestazioni sono previste nel pomeriggio, quasi in contemporanea. Un flash mob ancora in piazza Maggiore (alle 16.30) con l’invito a portare strumenti musicali e suonarli, creare manifesti e cartelli, invitare amici e parenti. «Questa città non è del sindaco-senatore che ci ritroviamo, è nostra e deve essere vivibile», l’appello che accompagna l’invito diffuso ieri in rete.

Un sit-in è stato organizzato invece dalle 16 alle 19 in via XXXIOttobre, vicino alla Cikketteria, e dovrebbe poi sfociare in un corteo fino al municipio, con tappa davanti a casa del sindaco. «Portate strumenti musicali, facciamo capire che la musica e l’armonia possono solo unirci e non dividerci», scrivono gli organizzatori. «Se avete striscioni a proposito, sono ben accetti. Scendiamo in piazza in tanti, giovani e meno giovani, senza bandiere ma per ribadire che non ne possiamo più di questi divieti». Anche dalla Consulta giovani arrivano critiche per il regolamento. Il presidente Andrea Nascimbene esprime forti perplessità verso questi nuovi divieti del Comune, che non fanno altro che «reprimere atteggiamenti spontanei e che spesso non ledono il decoro urbano, e non disturbano nemmeno la quiete pubblica». Inoltre «l’impressione è che non ci sia stato un confronto coi cittadini. Invece che imporre divieti, dovrebbero agevolare le procedure necessarie per organizzare intrattenimenti per la città. Noi guardiamo soprattutto ai giovani, che in mancanza di alternative non fanno che essere sospinti verso comportamenti a rischio».

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