Feltre. Un parere legale per bloccare il Famila a 1.516 metri quadri
FELTRE. È un semplice trasloco o il primo passo verso un ampliamento che trasformerebbe l’intera area D’Amico in un nuovo centro commerciale da migliaia di metri quadrati? Attorno a questa domanda ruotano i dubbi dell’opposizione e anche di una parte della maggioranza sull’operazione urbanistica (e commerciale) che dovrebbe condurre il Famila della Zuecca alla mecca della sua nuova sede, già pronta. Dopo lo stop in consiglio comunale, con la delibera della variante ritirata dalla maggioranza dieci giorni fa, il dibattito è ripartito ieri sera dalla commissione urbanistica. Due ore e mezza di riunione dedicati all’esame della perizia sull’eventuale modifica del valore dell’area e al calcolo del rischio dell’operazione, ovvero alla valutazione di quante possibilità resterebbero alla ditta Guarnier di allargarsi oltre i 1.516 metri quadri che il Comune concederebbe autorizzando il trasferimento.
Il primo traguardo al quale è giunto il fronte degli scettici è questo: l’amministrazione dovrà acquisire un parere legale («Da allegare alla delibera», ha chiesto il capogruppo della Lega Nunzio Gorza) che certifichi l’impossibilità di ulteriori ampliamenti della struttura. Una richiesta superflua, secondo il dirigente comunale all’urbanistica Oliviero Dall’Asen, per il quale un paletto c’è già ed è rappresentato dall’articolo 39 del Pat, laddove si prescrive che le due grandi strutture della Zuecca (una delle quali è appunto il Famila) non possano allargare la propria superficie. Secondo il dirigente, «se la proprietà avesse avuto davvero l’intenzione di andare oltre i 1.516 metri quadrati, avrebbe impugnato quella norma, a suo tempo». Invece non l’ha fatto. E questa dovrebbe essere già di per sé una garanzia di successo in caso di ricorso al Tar.
Vista dall’opposizione, però, la “muraglia” contro l’allargamento dell’ipermercato è solo un muretto. «Intanto c’è sempre la possibilità di modificare il Pat con una variante», ha fatto notare Paolo Perenzin, della Sinistra. «E poi io non sono neanche così sicuro che quella norma regga ad un ricorso. Perché alla Zuecca l’impossibilità di ampliamento dipende prima di tutto dall’assenza degli standard. Non c’è superficie per avere più parcheggi».
A quel punto una seconda opzione si è imposta al tavolo, su suggerimento di Gino Piolo: stipulare un accordo con la Guarnier perché con il trasloco si fissi anche il limite di 1.499 metri quadrati, che dequalificherebbe il Famila da grande a media struttura, bloccando definitivamente ogni possibilità di allargamento. Ma l’idea non convince l’amministrazione, perché l’opzione danneggerebbe la proprietà esponendo il Comune al rischio di un ricorso).
La stima, infine. Doveva sciogliere i dubbi sul valore che l’area (venduta dal Comune all’asta) acquisirebbe con questa variante. Il perito consultato dall’amministrazione ha certificato che quel valore non cambia, a condizione che l’ipermercato non sia ampliato rispetto alle attuali dimensioni. Ora il Comune acquisirà il parere legale. E il via libera al trasloco sarà sottoposto al voto del consiglio giovedì 24.
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