Feltre, vince l’artigianato con 25 mila visitatori
Ceccato: «Risultato lusinghiero, ora serve un vero comitato organizzatore». Concorso di forgiatura ad Andrea Cosci
FELTRE. Fatto 30, e anche 31, già si comincia a pensare al 32. Con l’obiettivo di continuare a perfezionare l’edizione che verrà. Superate le difficoltà dello scorso anno e riconfermata la formula che piace con l’ingresso gratuito all’intera manifestazione, la Mostra dell’Artigianato di questo fine settimana ha registrato all’incirca 25 mila presenze, anche se è difficile fare una stima esatta da quando non si strappano più i biglietti dai blocchetti. Con un filo di voce al termine delle premiazioni del concorso di forgiatura, a cui hanno partecipato 20 maestri fabbri, Lara Ceccato non può che dirsi «soddisfatta: grazie alla sinergia con i mondiali di Parapendio siamo riusciti a portare in centro storico molti visitatori. Sono stati tanti quelli di questi giorni, peccato che il brutto tempo abbia guastato il venerdì ma soprattutto il sabato sera, quand’era prevista la sfilata di moda».
A vincere il primo premio come miglior forgiatore Andrea Cosci con l’opera “Poi d’improvviso venivo dal cielo rapito”, seguito da Fabio Andreatta con “Mira e fai volare le tue idee”. Ad aggiudicarsi il premio “Carlo Rizzarda” Alessandro Di Bari con il “Vassoio”, seguito da Giampaolo Masiero con “L’Etoile” e Enrico Faccio con “El Diablo”. Infine una menzione speciale al fabbro più giovane, Nicholas Convento, poco più che maggiorenne. Li hanno incoronati i giurati Francesco Villabruna, Tiziana Conte, Tiziana Casagrande, Damiano Bof e Dino Cossalter. «La qualità è sempre molto alta e ormai arrivano partecipanti da tutta Italia», sottolinea Ceccato, «questo dimostra quanto la nostra manifestazione sia apprezzata e conosciuta all’interno del settore».
Dismessi per un attimo i panni della moderatrice, la presidente del comitato organizzatore si lascia andare a un commento tecnico di natura personale: «Sono 31 anni che i volontari salvano questa manifestazione, che mi auguro possa andare avanti per altrettante edizioni», esordisce, «ma la Mostra dell’Artigianato ha raggiunto un livello per cui non è più giusto che la sua permanenza sia lasciata nelle mani dell’incertezza e del volontariato. Il Comitato organizzatore deve cambiare e devono farsi avanti più rappresentanti dell’artigianato».
Anche lei pensa già di passare il testimone: «Ho fatto la presidente per due anni, ora sarebbe giusto lasciare spazio a chi ha la volontà e l’esperienza per portare avanti un’organizzazione simile». La compartecipazione attiva degli artigiani potrebbe dare alla Mostra quel carattere in più per renderla una manifestazione forte, indipendente e sentita, soprattutto da parte dei suoi stessi protagonisti. Sono stati 130 gli espositori selezionati per l’edizione di quest’anno, con un criterio di qualità che ha prevalso su quello della quantità. Ora è tempo di dare al comitato organizzatore la giusta stabilità.
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