Feltre vuole diventare una “città archeologica”
FELTRE. Feltre lavora per diventare a tutti gli effetti città archeologica. È la carta da giocare per il definitivo rilancio turistico: l'amministrazione ne è convinta, nei giorni in cui ricorre il ventennale dell'area archeologica – che dal 1995 a oggi ha visto passare oltre 150 mila visitatori – e si celebrano le giornate europee del patrimonio, a cui il Comune aderisce con una serie di iniziative sabato e domenica. C'è grande fermento, insomma, attorno a questo settore. «L'archeologia per noi è il motore di sviluppo di Feltre», dice il consigliere delegato alla cultura Alessandro Del Bianco. «È la tipologia culturale-turistiche che la città deve ancora sviluppare, lo testimoniano i dati degli ingressi all'area sotto il sagrato del Duomo, che è il sito più visitato del Feltrino».
A parlare sono i numeri, con una media annuale per i primi dieci anni di 8.238 persone e la punta massima di 9.276 nel 1998. Dal 2006 al 2014 la media è di 6.608 visitatori, nel 2012 e 2013 c'è stato un leggero calo, ma l'anno scorso ha registrato una sensibile ripresa, con oltre 7 mila ingressi. Quest'anno sono già circa 6 mila, di cui il 35 per cento sono scolaresche provenienti soprattutto dal Veneto, Trentino e Friuli. Il 20% è composto da gruppi organizzati, il 2% sono stranieri e il restante 43 è formato da turisti individuali.
L'area è oggetto di visita da parte di numerosi archeologi e tecnici, in particolare ingegneri e architetti molto interessati alla modalità di realizzazione della struttura moderna di copertura degli scavi e di restituzione del piano del sagrato del Duomo. «Oltre alla ricchezza che rappresenta di per sé», prosegue Del Bianco, «c'è il potenziale sul quale stiamo lavorando con la Soprintendenza e l'aiuto dei volontari dell'associazione Il Fondaco, che garantisce l'apertura e offre la visita guidata. E cercheremo, in vista dell'arrivo della statua di Esculapio (in corso di restauro), di costruire una rete con gli altri Comuni sull'archeologia. Adesso, per esempio, ci sarà a Lamon una mostra sui reperti rinvenuti a San Donato e a Sovramonte c'è il discorso legato all'uomo della Val Rosna. Ci sono insomma una serie di cose da mettere in rete in vista di uno sviluppo turistico che sia tematico».
Intanto nel week-end si festeggia il patrimonio. Sabato mattina l'area archeologica sarà regolarmente aperta dalle 10 alle 13. Per le visite guidate pomeridiane, a cura di Chiara D'Incà della Soprintendenza, è previsto un approfondimento tematico sulle abitudini alimentari nelle città romane. Alle 16 in sala degli Stemmi ci sarà una cerimonia a ricordo di quanto fatto fino ad oggi per il sito. Domenica invece, il sito sarà lo scenario per alcune letture di classici latini. La professoressa Anna Rosa Cavallari parlerà del Satyricon di Petronio alle 11.30 (letture di Alessia Sforzin), mentre alle 17 l'intervento di Marcello Della Valentina sarà di grande attualità, con letture di Stefania Spada sui temi della Satira di Giovenale contro le donne, gli immigrati e gli omosessuali. L'ingresso per motivi di sicurezza è limitato a 25 persone (è consigliata la prenotazione allo 0439 83879).
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