Feltreghiaccio porta il Comune di Feltre in tribunale
FELTRE
Servirà un giudice per chiudere la partita sul palaghiaccio tra cooperativa Feltreghiaccio e Comune. La società che ha gestito lo stadio Drio le rive dalla sua apertura nel 1984 fino all’attuale scadenza del contratto, ha fatto ricorso al tribunale di Belluno per farsi riconoscere gli investimenti fatti negli anni. La cooperativa ha intrapreso la strada legale al fine di accertare le somme relativamente all’esecuzione dei vari contratti per l’affidamento in gestione dell’impianto sportivo.
Va sottolineato che non si tratta di un ricorso contro l’esito del bando per l’individuazione del gestore per i prossimi sette anni. Non viene contestata l’aggiudicazione del nuovo contratto. Al termine della procedura tecnico-concorsuale, è stato ufficializzato nei giorni scorsi l’affidamento alla cooperativa Elementa, la cui offerta era stata l’unica ammessa alla gara, dopo che la cooperativa Feltreghiaccio era stata esclusa in via preliminare a causa di un debito contratto con l’erario nel 2012.
Il procedimento dunque era ancora in corso, quando il 30 marzo è pervenuto il ricorso. «Questa partita», afferma il sindaco Paolo Perenzin, «ovvero quella della definizione delle poste tra dare e avere nei rapporti tra cooperativa Feltreghiaccio e Comune, nulla ha a che vedere con l’iter di assegnazione della gestione della struttura conclusa qualche giorno fa, che ha evidentemente seguito il suo percorso tecnico».
La Feltreghiaccio si è mossa per ottenere una valutazione complessiva dello stato patrimoniale sulla base della quantificazione giudiziale degli investimenti, esprimendo recentemente la propria posizione con una nota dello storico presidente Silvano Turrin. Di fronte al ricorso presentato dalla società, il Comune si è costituito in giudizio (non poteva non farlo) affidando l’incarico all’avvocato Stefano Rossi.
La procedura giudiziale implica la necessità dell’ente di tutelare i propri interessi e le proprie ragioni. In merito a questo, il sindaco ci tiene a precisare che «la designazione di un legale e la costituzione in giudizio contro il ricorso presentato dalla cooperativa Feltreghiaccio è di fatto un atto dovuto, a tutela degli interessi del Comune e della collettività».
Da parte dell’amministrazione non c’è preoccupazione: «Siamo estremamente sereni e fiduciosi», dice Paolo Perenzin. «Confidiamo che la valutazione di un ente terzo, il consulente tecnico d’ufficio nominato dal tribunale, saprà definire la situazione con criteri certi e oggettivi, determinando con imparzialità la dinamica e i saldi dei reali flussi economici e degli investimenti degli anni di gestione della cooperativa». –
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi