Feltrino, Primiero, Trevigiano uniti contro il nuovo orario

BELLUNO. Tutti i Comuni dell’Unione feltrina, insieme quelli del Primiero, a Cornuda e a Pederobba presenteranno un documento unitario per esprimere la loro contrarierà alla proposta avanzata da...

BELLUNO. Tutti i Comuni dell’Unione feltrina, insieme quelli del Primiero, a Cornuda e a Pederobba presenteranno un documento unitario per esprimere la loro contrarierà alla proposta avanzata da Regione e Trenitalia. Una proposta che prevede il cambio treno a Montebelluna nella tratta Belluno-Padova e l’aumento dei tempi di percorrenza.

A farsi portavoce della posizione è il sindaco di Cesiomaggiore, Michele Balen, dopo che lunedì si è svolta l’assemblea dei sindaci dell’Unione feltrina per mettere a punto una posizione comune. «Noi, come è stato chiaro fin dall’inizio di questa vicenda», dice il primo cittadino, «confermeremo la nostra contrarietà a questo proposta. Non c’è spazio, infatti, per approvare delle operazioni sulla tratta ferroviaria per Padova, che prevedono un peggioramento della qualità del servizio con l’introduzione del cambio a Montebelluna e l’incremento dei tempi di percorrenza di 6-7 minuti. Praticamente il contrario di quello che interessa a noi, che da sempre stiamo chiedendo di migliorare la tratta Belluno-Padova e viceversa. La proposta è irricevibile. Riteniamo, infatti, che non sia sufficiente il miglioramento previsto, se le cose non cambiano».

Quello a cui si riferisce il sindaco di Cesiomaggiore è la dimostrazione da parte di Trenitalia, ma soprattutto della Regione, di voler investire sul trasporto ferroviario in montagna. «Ad oggi non abbiamo visto questa volontà. Chiediamo a Venezia che non si parli di alcun tipo di trasformazione del servizio su Padova, se non ci sono prima gli investimenti. Soltanto dopo potremo ragionare. Continuano a parlare di investimenti in prospettiva, ma noi vogliamo che siano immediati».

Il documento sarà presentato domani a palazzo Piloni e da qui il vicepresidente Roberto Padrin cercherà di elaborare un testo che raccolga le istanze del territorio. Istanze che a questo punto sono chiarissime. «Chiederemo garanzie sugli investimenti, nuovi treni per dare a questo territorio un servizio adeguato. Chiediamo anche l’elettrificazione, almeno per i tratti dove è possibile farli. Per questo è necessario avviare uno studio di fattibilità. Elettrificare significa ridurre i tempi di percorrenza. Anche perché Trenitalia sta pensando a mettere l’elettricità sulla tratta Conegliano-Vittorio Veneto e Castelfranco-Montebelluna, e noi saremo ancora una volta tagliati fuori. A questo punto la partita vera sarà proprio l’elettrificazione». Ma l’operazione richiederà molti soldi che nè Regione nè Provincia hanno, ma che potrebbero essere trovati utilizzando risorse a disposizione come i fondi ex Odi. (p.d.a.)

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