Ferroli, tocca agli imprenditori
Domani vertice con l’assessore Donazzan per ricollocare i lavoratori
ALANO DI PIAVE. Tutti convocati ad Alano. Domani le associazioni di categoria, insieme ai sindacati del comparto, saranno presenti all’incontro fortemente voluto dall’assessore regionale Elena Donazzan per parlare della vicenda Ferroli.
Ieri c’è stato il vertice a Venezia sul destino dello stabilimento di San Bonifacio a Verona, domani sarà la volta del Bellunese. Qui lo stabilimento è chiuso e tale rimarrà (solo il capannone a sud che da settembre riprenderà l’attività grazie alla Giotto, nuovo acquirente che produce lamiere), , con la messa in mobilità di 110 lavoratori. Un numero elevato che avrà un impatto non indifferente per il territorio. Ed è proprio per parlare di questo che l’assessore Donazzan ha indetto il confronto con le associazioni di imprenditori: ad Alano ci sarano tutti, da Confindustria ad Appia, da Confartigianato agli amministratori locali. Tutti mobilitati per riuscire a ricollocare questi sfortunati lavoratori.
«Svanita la possibilità di ottenere una proroga degli ammortizzatori sociali, come ci ha ribadito il Ministero», precisa Paolo Agnolazza della Fim Cisl di Belluno Treviso, «ora dobbiamo tentare nuove strade. Si tratta di tracciare un percorso che parta da questa situazione contingente e che poi possa servire anche per altre fabbriche del nostro territorio che si trovano in difficoltà».
Alle imprese bellunesi si chiede uno sforzo per recuperare almeno parte di questi dipendenti. Mentre alla Ferroli si chiederà l’impegno economico per garantire un percorso di formazione attiva, con possibilità di fare degli stage in fabbrica. «Se l’azienda metterà un euro chiederemo che anche la Regione faccia altrettanto per garantire un futuro e un posto di lavoro a quanti sono destinati presto a perderlo. La cassa straordinaria, infatti, scadrà il 23 settembre: da quella data vorremo che per le persone in mobilità ci fosse l’opportunità di trovare un nuovo impiego».
(p.d.a.)
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