Ferrovia elettrificata, la Regione accelera

L’assessore De Berti: «Manca solo il parere tecnico sulla fattibilità dell’opera entro il 2020, l’obiettivo è arrivare a Calalzo»

BELLUNO. I prossimi due mesi saranno cruciali per la provincia di Belluno. Non solo Anas si esprimerà sul piano operativo per migliorare l’Alemagna in vista dei mondiali di sci di Cortina del 2021, ma anche Rfi e Trenitalia sono chiamate a dire la loro dal punto di vista tecnico sull’intervento di elettrificazione della ferrovia bellunese.

L’obiettivo della Regione è chiaro: elettrificare fino a Calalzo. E farlo entro il 2021. Anzi, il 2020, meglio essere pronti in anticipo. L’ha confermato l'assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti, in visita ieri a Belluno per una serie di incontri istituzionali. La sua giornata è iniziata con un confronto con il Comitato per l’anello ferroviario delle Dolomiti (presenti il presidente Filiberto Dal Molin, Tomaso Pettazzi, Roberto Gris, Leo Cargnel e Silvano Martini), è proseguita con un vis a vis con l’onorevole Roger De Menech e il vicepresidente della Provincia, Roberto Padrin, per concludersi a Palazzo Doglioni Dal Mas, nella sede di Confindustria, con le categorie economiche: tutti concordi, così come le istituzioni, sul fatto che la rete infrastrutturale del Bellunese va migliorata.

A cominciare dal treno. L’obiettivo è l’elettrificazione. La partita va chiusa in fretta, nel giro di un paio di mesi, perché la Regione deve acquistare le otto nuove locomotive destinate al Bellunese e deve capire se ordinare quelle diesel o quelle elettriche. «Per decidere mi serve la garanzia, tecnica ed economica, che l’elettrificazione è fattibile entro il 2020», ha spiegato la De Berti. «Sappiamo che ci sono alcune difficoltà tecniche sulla tratta fra Ponte nelle Alpi e Calalzo, ma la settimana scorsa in un incontro con Rfi ho ribadito che la Regione ha come obiettivo l’elettrificazione. Ora spetta a loro dirci se tecnicamente si può fare».

Toccherà al Governo la garanzia economica. Il deputato Roger De Menech è ottimista: «I comparti mobilità sono stati rifinanziati in modo sostanzioso dal Governo, che sta spingendo su progetti sostenibili. Se presentiamo interventi concreti e fattibili, possiamo puntare al risultato finale».

Ovvero avere tutta la linea bellunese elettrificata. Sui costi dell’operazione l’assessore De Berti non si sbilancia («Non voglio dire numeri a caso»), sui tempi invece sì: «Se Rfi ci dirà che l’elettrificazione è fattibile, i tempi per realizzarla entro il 2020 ci sono».

L’importante, però, è decidere in fretta, perché l’acquisto delle locomotive non può attendere. «A breve ci sarà un incontro fra Rfi e Trenitalia da una parte, Provincia, Regione e Governo dall’altra», ha concluso Padrin. «È importante che siano coinvolti tutti e tre i soggetti, altrimenti non può stare in piedi».

Serve la condivisione. Il Comitato per l’anello ferroviario ha presentato all’assessore un documento contente una proposta di cronoprogramma, che inizia dall’elettrificazione delle linee che attraversano la parte bassa della provincia. «Questo darebbe finalmente al sistema di trasporti ferroviari del nostro territorio una coerenza e continuità con il sistema regionale», sottolinea il presidente Filiberto Dal Molin. «Queste opere devono essere viste in un’ottica complessiva di realizzazione dell’anello ferroviario delle Dolomiti, del quale parte fondamentale sarà anche il collegamento Feltre-Primolano».

Sul tema si terrà un convegno a Longarone Fiere il 24 aprile, nell’ambito della manifestazione “Il Treno nelle Dolomiti”. Il Comitato ha invitato la De Berti a partecipare.

Alessia Forzin

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