Ferrovia interrotta soppressi 15 treni Pendolari in autobus
BELLUNO. Almeno quattro alberi caduti sui binari e ramaglie sparse un po’ ovunque hanno fatto scattare alle 12.15 di ieri l’interruzione della circolazione ferroviaria sulla tratta tra Belluno e Ponte nelle Alpi per consentire le operazioni di sgombero del materiale e la pulizia della linea da parte del personale di Rete ferroviaria italiana.
Durante l’interruzione del traffico ferroviario si è resa necessaria la soppressione di 15 treni, con la contemporanea attivazione del servizio sostitutivo con gli autobus per i pendolari.
Lavori, quelli di messa in sicurezza della ferrovia, che si sono resi necessari lungo un tratto lungo circa tre chilometri. «I disagi hanno interessato i convogli della tratta Conegliano-Belluno e della Calalzo-Belluno», ha spiegato il dirigente di Trenitalia Veneto, Tiziano Baggio, «in tutto 15 i treni che hanno dovuto sospendere il regolare servizio, rendendo necessaria l’attivazione dei bus sostitutivi tra le stazioni Belluno e Ponte nelle Alpi. Circa 200 le persone coinvolte, la maggioranza sulla tratta Conegliano-Belluno. Il nostro personale di assistenza è stato da subito presente, a Ponte Alpi come a Belluno, per fornire agli utenti informazioni e procedere con l’incarrozzamento. I ritardi sono stati nel complesso contenuti, mediamente sotto i 15 minuti. Solo un treno per Calalzo ha viaggiato con 40 minuti di ritardo e uno da Conegliano ne ha accusati 60, questo perché sono stati i primi treni coinvolti dall’interruzione della linea ferroviaria. Il maltempo ha causato danni anche al sistema di sicurezza di distanziamento dei treni da Belluno a Sedico, causando ritardi contenuti tra i 10 e i 20 minuti».
I treni sono tornati a circolare regolarmente solo dopo le 17.30, quando ha dato esito positivo l’ultima ricognizione effettuata dal personale di Rfi che, con l’ausilio di un carrello ferroviario adibito ai lavori sui binari, aveva provveduto alla rimozione di alberi e ramaglie sui binari.
Lo schianto di una grossa pianta sulla ferrovia ha inoltre richiesto l’intervento dei vigili del fuoco che, motoseghe alla mano, hanno prima sezionato il tronco per poi procedere con la rimozione.
Personale di Rete ferroviaria italiana è dovuto intervenire anche al passaggio a livello di Safforze, dove le forti raffiche di vento avevano letteralmente strappato via una delle sbarre mobili, facendo scattare sull’intero meccanismo la procedura di sicurezza. (ma.ce.)
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