Ferrovia, partono i lavori per renderla una risorsa

Treni fermi (e sostituiti dai bus) da oggi al 19 luglio sulla tratta Calalzo-Conegliano Previste opere di ogni genere: dalla sostituzione di rotaie al rifacimento di tunnel
stefano da rin puppel - perona - calalzo di cadore - arrivo del primo treno abilitato al trasporto biciclette
stefano da rin puppel - perona - calalzo di cadore - arrivo del primo treno abilitato al trasporto biciclette

CALALZO. La ferrovia, tra preoccupazioni e speranza. Da oggi i treni non viaggeranno più fino a Conegliano. Saranno sostituiti da pullman, per importanti lavori sulla linea. Riprenderanno il 19 luglio. Oggi, però, nel pomeriggio, in Magnifica, a Pieve (a partire dalle 14.15) si terrà un atteso seminario, a cura del Collegio ingegneri ferroviari italiani, sezione di Venezia, che tratterà delle prospettive di collegamento ferroviario Venezia-Dolomiti. Aprirà i lavori Renzo Bortolot, presidente della Magnifica, che essendo da anni un incallito pendolare dei treni, è il primo tifoso del prolungamento della linea da Calalzo. Il tracciato fra Calalzo, Auronzo e Cortina, con proseguimento verso Dobbiaco, sarà illustrato – si badi, siamo ancora a livello di studi – da Maco Pasetto, Giovanni Giacomello ed altri tecnici. Interverranno anche esperti dello Iuav per dimostrare come l’auspicato collegamento possa inserirsi puntualmente nei delicati equilibri del territorio.

Intanto la tratta fra Calalzo e Conegliano diventa un unico cantiere, con i treni sostituiti da bus. I lavori prevedono, in una prima fase, il rifacimento delle canalette di deflusso delle acque piovane e di falda della linea Conegliano - Ponte nelle Alpi (gallerie Salsa 1 e 2), con rimozione del binario e risanamento della sede. Un intervento analogo a quello svolto nel 2013 nella galleria Vignetta per proteggere la massicciata ferroviaria dalle risalite di fango e dai limi argillosi trasportati dalle acque e garantire quindi il mantenimento nel tempo delle caratteristiche geometriche del binario. Verranno intraprese alcune opere legate al Piano degli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico per l’intera rete ferroviaria nazionale e che - per la sola Direzione territoriale produzione di Venezia - prevedono un investimento complessivo di 7,9 milioni di euro, il 73% destinato alle linee del Bellunese. Sulla Conegliano - Ponte nelle Alpi si provvederà alla messa in sicurezza con reti paramassi delle pareti in trincea, intorno al km 15, e del versante a monte della sede ferroviaria fra il km 16 e il km 18.

Inoltre, saranno effettuate opere di sistemazione idraulica intorno al km 18. Analogamente, per la Ponte nelle Alpi - Calalzo, si procederà al consolidamento dell’imbocco nord della galleria Giaupa Ventosa, alla sostituzione di parapetti a servizio dei ponti ferroviari, al consolidamento di diversi muri di sostegno, alla demolizione di alcune ex case cantoniere pericolanti e alla prima fase della costruzione del nuovo sovrappasso pedonale nella località di Vara a Perarolo. Verranno eseguiti diversi interventi sull’armamento ferroviario. Infatti l’assenza di circolazione dei treni garantisce la possibilità di lavorare con continuità anche di giorno con notevoli benefici in termini di produttività, sicurezza del lavoro e rumorosità dei cantieri. Saranno sostituite le rotaie in alcuni tratti tra Ponte e Calalzo, saranno rinnovati due scambi nella stazione di Ponte, si procederà al rifacimento del manto stradale di tre passaggi a livello e al rinnovo del binario al km 5 per la riduzione delle vibrazioni. La chiusura estiva delle due linee offre l’opportunità di concentrare, anche sul versante tecnologico, molte attività di manutenzione ordinaria e straordinaria destinate a garantire un elevato livello di affidabilità dell’infrastruttura ferroviaria, riducendo in questo modo le necessità manutentive nei periodi di maggiore frequentazione. Nei cantieri sarà impegnata la quasi totalità del personale degli impianti di Belluno e parte di quello di Treviso, per un totale di oltre 25 addetti ai quali si affiancheranno le maestranze delle imprese appaltatrici. «Questo a dimostrazione dell’impegno di Rete Ferroviaria Italiana a mantenere un elevato livello di affidabilità delle linee del Bellunese», come si legge in una nota di Trenitalia.

Francesco Dal Mas

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