Festa dell'Uva, in 5mila a Fonzaso alla scoperta dei vini locali
FELTRE. Nove aziende, per la prima riunite in un unico stand di degustazione posizionato in piazza davanti al municipio: il Consorzio vitivinicolo “Coste del Feltrino” è stato l’anima della Festa dell’Uva che ieri si è conclusa a Fonzaso con presenze in aumento sia allo stand gastronomico della pro loco, sia nei diversi appuntamenti, culminati con la sfilata dei quattordici carri ispirati al mondo della vendemmia portati in paese dai gruppi frazionali e delle borgate fonzasine. Alla fine dei quattro giorni la stima parla di circa cinquemila persone
.Tanto lavoro per i circa quaranta volontari che nell’arco delle quattro giornate si sono alternati in cucina, alla frasca e fra i tavoli per servire oltre mille pasti. Ieri a pranzo c’è stato il massimo afflusso con circa 600 coperti. Unico neo di questa undicesima edizione è stato il Palio delle Botti di sabato sera con sole due squadre in lizza. Una bella tirata d’orecchi è andata ai giovani del paese con lo storico speaker Ivo Vettori, che ha annunciato l’intenzione di lasciare la manifestazione. Chissà che non sia stata solo una decisione presa a caldo.
Quanto alla festa, il vino si conferma l’ingrediente ideale per attirare pubblico. Proprio la creazione del Consorzio nel marzo dell’anno scorso ha dato sostanza a quella che per alcuni dei soci era un’attività assimilabile a una passione. Il disciplinare ha messo ordine nella produzione, la qualità dei prodotti si è assestata su valori elevati e la malattia che ha colpito i vitigni a macchia di leopardo ha solo limitato la produzione, senza pregiudicare la bontà. Pavana, Bianchetta e Gata sono etichette che restano di nicchia in termini assoluti, ma che sono diventate conosciute agli amanti feltrini del buon vino, trovando nei ristoranti un canale di vendita importante. Rilanciare la tradizione vitivinicola nel Feltrino fino a pochi anni fa sembrava un’impresa difficile. Ora, all’undicesima edizione, la Festa dell’Uva è la dimostrazione che il vino prodotto localmente ha la sua ragione di essere e rappresenta una fonte di reddito.
La Festa si è confermata un’occasione per includere tutto il centro del paese: oltre al chiosco di assaggi in piazza, hanno completato l’offerta lo stand gastronomico della pro loco in via Zucco, il polo agroalimentari posizionato dietro il municipio, un mercatino artigianale nel piazzale dell’istituto canossiano, i giochi per bambini, varie mostre ed esposizioni compresa quella delle opere realizzate da Massimo Facchin e ospitata nella Sala “Bolpe” a fianco dell’Antico albergo Sant’Antonio. Un’offerta che ha soddisfatto sia i giovani sia le famiglie.
Ora l’attenzione si sposta a domenica prossima, 9 ottobre, per la Fiera di Ognissanti, che riempirà Fonzaso di bancarelle richiamando altre migliaia di visitatori.
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