Festa grande a Campolongo per la Madonna della Salute

Paese mobilitato nella preparazione degli addobbi con archi e fiori di carta Il secolare rito è nato per chiedere protezione contro le pestilenze





Tantissima gente e una splendida giornata di sole hanno fatto da cornice alla festa della Madonna della Salute di Campolongo di Cadore. Un paese che, come ogni anno, ha cambiato volto nella notte di sabato: fiori di carta, archi e addobbi multicolori hanno caratterizzato, infatti, la più importante ricorrenza per il paese, fra celebrazione religiosa e manifestazione folkloristica.

Dinanzi ad una folla di fedeli e di turisti mai così numerosa negli ultimi anni, si è rinnovata dunque, puntualmente, una tradizione popolare che risale addirittura al 1600, ai riti per scongiurare la peste.

Da allora, ogni anno la statua della Vergine, opera dello scultore veneziano Raffaello Piazza, viene portata a spalla per le vie del paese, per benedirle e proteggerle, seguita da migliaia di fedeli. Un evento di grande importanza per i residenti, di notevole richiamo per i turisti e soprattutto per gli emigranti, che colgono questa occasione per tornare al paese.

Lo splendido trono su cui è assisa la statua della Madonna con il Bambinello ha così attraversato le borgate, in un tripudio di ornamenti floreali il cui allestimento ha mobilitato buona parte degli abitanti per parecchi giorni (alcune lavorazioni iniziano addirittura durante l’inverno per realizzare gigli, stelle alpine, rose, genziane, margherite o rododendri) ed è culminata nella notte che ha preceduto la festa.

La processione era guidata da monsignor Diego Soravia, arcidiacono del Cadore; dall’attuale parroco di Santo Stefano don Paolino Rossini, e dal parroco di Campolongo don Maurizio Doriguzzi che, pochi giorni fa, aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio.

La messa solenne è stata impreziosita dai canti del coro parrocchiale, diretto da Adriano De Zolt; quindi nel pomeriggio la solenne processione e, infine, la serata danzante.

Anche quest’anno ha partecipato alla processione la Filarmonica “La prime Lûs 1812” di Bertiolo, in provincia di Udine, che al termine ha tenuto un breve concerto in piazza.

La festa della Madonna della Salute a Campolongo non è soltanto una devota processione religiosa: è anche una sfida fra contrade per creare gli addobbi più belli e colorati. Si è fatto a gara, infatti, per innalzare gli archi in legno più originali, rivestiti di frasche di abete e decorati da fiori di carta così variopinti da fare concorrenza ai terrazzi e ai balconi.

Una bonaria competizione fra i gruppi che lavorano agli allestimenti, particolarmente gelosi delle proprie tecniche e idee: nessuno sa, fino alla mattina della festa, quale suggestivo aspetto assumeranno le strade vicine.

Il tutto seguito dal festoso suono del tradizionale “campanoto”, particolare suono ottenuto da tre campane percosse manualmente. —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi