Festa in quota per i 40 anni del rifugio Bottari

Anche i vertici nazionali del Cai alla giornata sui monti
 FALCADE.
Festeggiati dalla sezione di Oderzo del Cai i 40 anni di attività del rifugio alpino Lorenzo Bottari, situato a 1573 metri nella Valle del Bióis, accessibile da Molino, seguendo il sentiero dell'Alta via dei Pastori che si snoda tra boschi e pascoli - a tratti ripido - fino ai pascoli della casera Costazza.  La vicenda di questo accogliente ricovero prende il via alla fine degli anni Sessanta, quando un gruppo di volontari del Cai opitergino, dopo lunghe ricognizioni alla ricerca di un immobile da gestire come rifugio, partendo dalla Colonia don Bosco (allora di proprietà della parrocchia del loro paese), si imbatterono nei ruderi, ormai coperti di rovi, della malga Costazza di proprietà del Comune di Vallada Agordina.  Tutto il materiale necessario per la costruzione del rifugio fu trasportato a spalle dai soci della sezione, con l'aiuto degli alpini e i muli del Settimo Reggimento.  L'opera venne quindi intitolata a Lorenzo Bottari, giovane socio del Cai di Oderzo, tragicamente caduto il primo settembre 1968 durante un'escursione sulle Tre Cime di Lavaredo.  Oggi il rifugio è ben attrezzato, conta 24 posti letto e offre la vista di un bellissimo panorama sulle cime dolomitiche di Focobón, Civetta e Pelmo fino a quelle sovrastanti la conca ampezzana.  La festa dei 40 anni, favorita dal bel tempo, ha visto la partecipazione di tanti soci e amici di Oderzo e appassionati della montagna agordini ed è stata onorata dalla presenza del presidente generale del Cai Umberto Martini e di quello regionale Emilio Bertan.  Dopo la celebrazione della messa e i discorsi di circostanza del presidente del Cai Oderzo Emilio Da Re e di Martini, la giornata è proseguita in allegria con il pranzo a base di specialità gastronomiche locali e musica dal vivo con il coro Crode del Bosco di Orsago. (g.san.)

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