Fiaccole di Libera da Milano a Cortina per combattere mafia e malaffare
«Orgoglioso della mia terra, così fragile ma coraggiosa»

In programma per la primavera una maratona di fiaccole da Cortina fino a Milano per sensibilizzare sul pericolo di infiltrazioni mafiose in vista delle Olimpiadi del 2026: è quanto annunciato ieri dal presidente di Libera don Luigi Ciotti, tornato nelle sue terre natie per un evento di grande rilevanza, il battesimo dei tre nuovi Presidi di Libera nati nella provincia di Belluno e costituitisi ufficialmente nelle settimane scorse.
È l’inno alla gioia, il canto degli europei, riprodotto dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Ponte nelle Alpi, a dare il benvenuto a Ciotti nel pomeriggio di ieri al Palazzetto dello sport “Arrigo Boito”. «Sono molto orgoglioso di essere nato in questa terra», esordisce Ciotti. «Ho visto che è stata presa coscienza dei problemi di questa provincia, fragile e coraggiosa. Dobbiamo smettere - come già ha detto papa Francesco - di distruggere boschi e montagne, di inquinare le acque e di intossicare popoli e alimenti. Ricordiamoci che i disastri ambientali e i disastri sociali sono un’unica crisi; abbiamo bisogno di una conversione ecologica, perché stiamo andando verso una catastrofe; ma questo compito non tocca solo ad altri, agli addetti ai lavori: spetta a tutti noi, nei nostri territori, ecco il vero compito dei presidi».
Nessuna regione d’Italia può considerarsi esente dalla lotta alle mafie, ammonisce Ciotti nel suo intervento incentrato proprio sulle ecomafie e sulla cura dell’ambiente. Quasi i trecento i presenti al grande evento per la legalità bellunese, tra autorità, studenti e cittadini. «È questo lo stare assieme, l’esserci di una comunità che si interessa del fenomeno mafioso e che risponde per impegnarsi sul territorio in questo nuovo progetto», sottolinea Marco Lombardo, il referente regionale di Libera Veneto.
Fiducia e speranza sociale sono stati invece il fulcro del messaggio introduttivo di Piermario Fop, il co-referente del Veneto, promotore del percorso che, da un anno a questa parte, ha condotto alla costituzione dei tre nuovi presidi in Agordino, nella Valbelluna e nei territori del Bellunese orientale. «Continuerà anche per i prossimi anni il monitoraggio per i giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Ed è a questo proposito che proprio in vista del prossimo 21 marzo (la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ndr) – che partirà da Cortina una fiaccolata, che giungerà proprio a Milano. Accenderemo tante luci perché laddove ci sono grandi opere, i mafiosi riescono quasi sempre ad arrivare. Impegniamoci tutti noi, incoraggiamo le istituzioni a operare correttamente e continuiamo a vigilare, noi che siamo le antenne del territorio. Ricordiamoci che non c’è democrazia senza partecipazione e non c’è libertà senza giustizia sociale. Ed è l’etica quell’armonia che ci chiama alla giustizia sociale», continua Ciotti.
A dirigere l’evento ci ha pensato il coordinatore provinciale di Libera, Enrico De Col, che ha intervallato i saluti istituzionali e la presentazione dei nuovi presìdi - con i programmi di idee - da parte dei referenti eletti, con gli interventi delle scuole dei territori interessati dalla nascita dei nuovi presidi. In particolare, i ragazzi di Cencenighe agordino hanno presentato un video sull’importanza dell’impegno, quelli di Tambre una clip sulla pace sociale e quelli di casa, gli studenti di Ponte, alcune riflessioni sulla criminalità organizzata, raccolte a seguito dell’ultima giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
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