Fiames, la casa cantoniera diventerà un albergo

Cortina. La struttura offrirà servizi ai turisti con uno spazio anche per gli sportivi Il restyling sarà in capo ad Anas, la gestione alla Cooperativa Cadore Scs
CORTINA. Una struttura che offrirà al viaggiatore i servizi di pernottamento, colazione e snack bar, connessione wi-fi, ricarica per i veicoli elettrici e un info point con materiali divulgativi sul territorio di riferimento. La Casa cantoniera Anas di Fiames, a Cortina, si prepara a cambiare “volto”. Ad aggiudicarsi la gestione è la Cooperativa Cadore Scs. La conferma ufficiale è arrivata la scorsa settimana da Roma. La Cadore Scs ha scoperto il progetto “Le Case cantoniere e il turismo sostenibile” durante il convegno “Beni pubblici, valori comuni: le cooperative di comunità per lo sviluppo locale”, tenutosi nella capitale il 28 aprile 2016. In quell’occasione la Cooperativa è stata una delle tre realtà non istituzionali a raccontare la propria esperienza nel settore del turismo di comunità.


Un’esperienza portata avanti con la promozione della ciclabile “Lunga Via delle Dolomiti”, ma anche con la gestione della struttura polivalente di Valle di Cadore “La Tappa”. “Valorizzazione, rifunzionalizzazione e riuso delle case cantoniere” è un progetto che Anas ha lanciato su tutto il territorio nazionale e che è pensato per gestire al meglio la Casa messa a bando nella zona di Fiames. Sarà Anas a farsi carico degli oneri di ristrutturazione, affidando la gestione alla Cadore Scs per un decennio. L’auspicio è che il recupero possa essere completato in breve tempo, per partire prima dell’avvio dei Mondiali 2021 di Cortina. La struttura sarà attrezzata per accogliere famiglie, grazie alle aree interne ed esterne pensate a misura di bambino, ma anche amanti della montagna, ai quali saranno proposti itinerari soft. Ma sarà anche uno spazio adatto a visitatori sportivi, a cui verranno proposte escursioni di vario livello di difficoltà (trekking, uscite in mountain bike, sci di fondo e sci alpino). «Esserci aggiudicati la gestione della struttura è per noi motivo di grande soddisfazione», commenta Pasquale Costigliola, presidente della Cooperativa. «Si tratta di un progetto che rientra nelle nostre iniziative che puntano allo sviluppo della pista ciclabile. Stiamo già lavorando bene con il punto ristoro “La Tappa” e abbiamo sul tavolo altri progetti, tra cui uno transfrontaliero che vede tra i partner stranieri l’Austria. Con il Comune di Calalzo, inoltre, è aperta una collaborazione per valorizzare la stazione». «Crediamo che una struttura turistica situata in un’area tra le più belle d’Europa dal punto di vista ambientale debba essere aperta e resa fruibile per 10 mesi l’anno e non solamente nell’alta stagione invernale ed estiva», dice ancora Costigliola.


Martina Reolon


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