Fiamme all’alba a Sappada, salvi mamma e figlio
SAPPADA. Svegliati in piena notte dall’incendio di una parte dell’abitazione. È accaduto tra domenica e lunedì, intorno alle 4.30 del mattino, nella casa della famiglia Puntil: il consigliere di minoranza Mario e la madre anziana Lucia sono dovuti uscire di gran carriera per il fuoco che stava aggredendo la parte del sottotetto mansardato della villetta in borgata Bach.
È stato proprio l’architetto a dare l’allerta ai vigili del fuoco per quanto stava accadendo: si sospetta che il surriscaldamento della canna fumaria abbia provocato un incendio che alla fine ha distrutto la struttura. Le fiamme hanno rapidamente avvolto il tetto della casa a tre piani, mentre il fumo ha invaso la mansarda. Il resto dei danni, nelle altre parti della abitazione, l’ha fatta l’acqua che è stata necessaria ai vigili del fuoco per spegnere il tutto in diverse ore di lavoro. Attualmente l’intera struttura è inagibile, ma per fortuna non si sono registrati danni alle case vicine: l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati in forze anche dal Friuli, è riuscito a contenere l’emergenza. Sul posto anche un’ambulanza per fare fronti a eventuali malori che non si sono registrati: madre e figlio si sono spostati rapidamente all’esterno, poi Lucia Puntil è stata ospitata da una vicina e non ha avuto bisogno di un passaggio precauzionale in ospedale.
L’edificio colpito dall’incendio è strutturato su tre piani. Il sottotetto mansardato, abitabile, ampio e arredato, è andato tutto distrutto; lo stesso per le stanze sottostanti che sono state interessate dall’acqua. È tutto inagibile e ora si contano i danni, davvero ingenti: si parla di decine di migliaia di euro.
All’arrivo dei mezzi di soccorso c’erano fiamme sulla parte sud del fabbricato, poi il fuoco si è esteso un po’ dappertutto. I vigili del fuoco sono riusciti a contenerlo, ma purtroppo i danni sono stati tanti. I pompieri si sono trovati davanti a una serie di focolai alimentati sotto il tetto, il cui tipo di costruzione facilita l’avanzamento all’interno. Un altro problema è stato anche il fatto che il tetto all’esterno avesse ancora della neve.
Una ventina i vigili del fuoco al lavoro dalle 5.40 circa fino a intorno alle 13 di ieri, dopo lo smassamento e i primi accertamenti sulle cause che comunque sembrano dover essere addebitate al cattivo funzionamento della canna fumaria.
Le squadre sono intervenute dai distaccamenti di Santo Stefano, Pieve di Cadore e Tolmezzo, mentre un carro aria è arrivato dal comando di Belluno. Tanti anche i vigili volontari: da Forni Avoltri e Rigolato, poi ancora da Dosoledo con due partenze. Oltre a spegnere le fiamme all’interno dell’appartamento interessato, le squadre hanno dovuto tagliare il tetto e fermare tutti i focolai. Lunga anche la bonifica e la messa in sicurezza dell’edificio. Sul posto anche i carabinieri. Ora si contano i danni.
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