Fibra ottica nel Bellunese, se i cavi sono posati mancano gli allacci
FELTRE
Internet ultraveloce arriva piano piano in diverse parti del Feltrino.
Nel periodo del lockdown, l’avvio dello smart working su grande scala, ma anche i videogiochi on-line e lo streaming entrano in una dimensione di banda che spesso fatica a stare al passo, perché molte zone sono ancora indietro.
Anche dove la fibra ottica è stata posata, in certi casi manca il collegamento per le utenze, che di fatto continuano a navigare più lentamente di quanto vorrebbero. È il caso della parte alta di Foen (verso Villabruna), per citare un esempio da dove sono arrivate segnalazioni di cittadini, ma anche dell’area di Seren, dove l’attivazione è legata alla rete di Fonzaso, che diventerà il cuore pulsante del Feltrino occidentale (quindi Arsiè, Fonzaso, Seren, una parte di Feltre).
Nel Basso Feltrino, a Quero Vas aspettano (e sollecitano) la fibra ottica.
Difficoltà a Lamon, che non ha una buona connessione: «Siamo nell’era digitale, ma non siamo supportati dalle linee», allarga le braccia il sindaco Ornella Noventa.
Sull’altopiano, nella frazione di San Donato i privati si sono mossi autonomamente per avere almeno una connessione internet.
Va meglio a Sovramonte, dove è stata da poco agganciata alla banda larga la parte nuova di Sorriva (manca ancora il centro del paese), in un Comune che adesso gode dell’85 per cento di copertura. Restano fuori Moline e Gorna (che sono legate alla linea di Lamon).
Una svolta nel Serenese è attesa nei prossimi mesi: «Abbiamo individuato un sistema con la società Open Fiber per avere un cuore temporaneo per la nostra rete che permetterà l’attivazione. Nel corso dell’estate punto ad avere finalmente la fibra attiva con un’ottima qualità del servizio, mentre in questo momento la rete è spesso sovraccarica», interviene il sindaco Dario Scopel, nonché assessore dell’Unione montana feltrina con delega alle politiche di sviluppo.
Il Feltrino ha visto numerosi cantieri aperti recentemente per la posa della fibra ottica, che al momento però è presente in pochi Comuni e spesso non arriva fino alle case, perché collega le centrali con delle sottostazioni, ma da lì alle abitazioni c’è la rete normale e questo implica una perdita di potenza.
Una sollecitazione «sull’attivazione quanto prima della linea dove la fibra è già stata posata da tempo» la fa anche il presidente del consiglio comunale di Feltre Manuel Sacchet. Si parla di un servizio necessario per famiglie e imprese, di cui le aree periferiche hanno bisogno per guardare al futuro. L’assessore dell’Unione montana Dario Scopel osserva come «buona parte del territorio feltrino non è ancora cablato con la fibra. Si sta posando l’infrastruttura della banda ultralarga ed è una cosa positiva, però ci vuole ancora un po’ di tempo prima che tutti i Comuni siano collegati e attivi», dice.
«È da guardare il bicchiere mezzo pieno, perché finalmente ci sono tanti cantieri in piedi e si sta andando verso il cablaggio del territorio. Rispetto a questa emergenza si è arrivati lunghi, perché avere la fibra ottica già a disposizione sarebbe stato meglio sia per lo smart working che per lo studio. Ma rispetto alla situazione che c’era prima con una rete scadente e nessun investimento che veniva avanti, adesso si stanno facendo passi avanti grazie al fondo europeo che ha girato i soldi alla Regione per finanziare interventi sulle aree bianche, ossia quelle a fallimento di mercato dove nessuno avrebbe investito». —
Raffaele Scottini .
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