Fiera del Bestiam, «la sostanza del mondo»

Agordo. Segnale importante quello lanciato ieri dalla manifestazione, che è stata molto partecipata

AGORDO. «La Fiera del Bestiam è una manifestazione di sostanza». Giornata lunga, impegnativa, ma ricca di soddisfazioni per il Comitato che assieme al Comune di Agordo, alla Pro loco e al Gruppo alpini ha organizzato la 17esima edizione della Fiera del Bestiam. Un evento nato per recuperare un’antica tradizione e che negli anni è stato capace di innovarsi e di arricchirsi senza perdere la sua anima.

«Siamo contenti», dice a fine serata Damiano Soppelsa che, assieme a Roberto Chissalè e Renato Da Ronch, nel 2000 lanciò l’idea della fiera, «perché il tempo ci ha aiutato, c’è stato un grande afflusso di persone e soprattutto perché hanno comprato i prodotti locali esposti. Questo è l’aspetto più significativo della nostra manifestazione».

Non si spiegherebbero altrimenti i commenti positivi raccolti dallo stesso Soppelsa fra gli operatori che hanno proposto la loro merce sotto il tendone allestito sul Broi di Agordo. «Qui vengono volentieri», continua, «perché trovano gente che apprezza tutti quei prodotti a chilometro zero che portano il marchio del territorio».

Certo non sono mancate le consuete attrazioni: le mucche, le capre, il maiale di cui bisognava indovinare il peso. Il mondo dell’artigianato locale ha mostrato le proprie creazioni: su tutte le maschere in legno ("i òlt da Riva") realizzate da Tita Bressan che ha fatto incetta di complimenti. Nino Belòt ha ripetuto quel rito speciale e sempre affascinante che è la "scòta", la lavorazione del latte. Gli "Amighi dei veci mistieri" hanno spiegato come dal granoturco si arrivi alla farina attraverso la sgranatura e poi al "tocà da boia" cucinato dalle donne da Rif. Remo Corona, infine, ha fatto conoscere l’incredibile mondo delle api.

«Credo che questa manifestazione, che conclude il ciclo di eventi legato al recupero delle tradizioni agricole, offra alla gente la sostanza di questo mondo», aggiunge Soppelsa.

Agordo, dunque, lancia un segnale nel momento in cui la città si appresta ad accogliere un nuovo supermercato nell’ex Caserma degli alpini. Agordo dice anche che insieme si possono fare manifestazioni di successo.

«Negli anni», conclude Soppelsa, «la Fiera si è arricchita di eventi collaterali: grazie alla Pro loco, "Formai e vin" è cresciuta; la cortesia di Luca Matteucci De’ Manzoni nel mettere a disposizione i locali della Villa Crotta ci ha poi dato una location di assoluto prestigio».

Gianni Santomaso

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