Fiera di S. Martino, la città invasa
Migliaia di persone fin dal mattino tra 250 bancarelle e tante iniziative
BELLUNO.
Non si azzarda a dare numeri di affluenza, il comandante dei vigili urbani Gustavo Dalla Ca’, ma «c’è stata davvero tantissima gente». Fin dal mattino le strade e le piazze di Belluno si sono affollate di migliaia di persone (almeno 30.000) arrivate per la Fiera di San Martino, con un picco alle 11 e poi di nuovo nel pomeriggio. Un gran lavoro per tutti soprattutto ai parcheggi.
«Abbiamo avuto qualche problema di accesso al parcheggio di Lambioi, come ogni anno» spiega ancora il comandante, «lì abbiamo spostato dei vigili per aiutare a smaltire il traffico».
Tutto il personale del comando è stato al lavoro dalle 5.30 di ieri mattina, su diversi turni, con l’aiuto anche degli ausiliari del traffico. E come accade quasi sempre in fiere così affollate, si sono registrati anche due borseggi, denunciati ai vigili urbani.
I 250 espositori hanno riempito il centro storico con ogni genere di prodotto: dalle ceramiche ai centrini, dai giochi e gli attrezzi in legno ai gioielli, l’abbigliamento, generi alimentari e artigianato tipico. In piazza dei Martiri c’erano anche alcuni stand delle associazioni di volontariato, che come ogni anno promuovono la loro attività durante la Festa.
Attorno alla fontana dei giardini pubblici alcune sagome rosa e azzurre testimoniavano l’impegno della Provincia di Belluno per la sicurezza stradale, in occasione della giornata mondiale, con lo scopo di sensibilizzare soprattutto i giovani.
Palazzo Piloni ha invece ospitato la 7ª rassegna del vino novello del Veneto Orientale e dei vini doc di Lison di Pramaggiore, organizzata dall’Associazione nazionale sommeliers, delegazione bellunese. I vini sono stati serviti con i formaggi della Strada dei formaggi e dei sapori delle Dolomiti Bellunesi che hanno partecipato ad un apposito concorso. A Palazzo Rosso, invece, in mattinata sono state ricevute le confraternite enogastronomiche.
Nella tensostruttura allestita in piazza Duomo, infine, si è svolta l’8ª mostra mercato dei prodotti agricoli e lattiero caseari del territorio, organizzata dalla Comunità Montana Bellunese. Fin dalle prime ore del mattino si è registrato un grande afflusso di persone, ma tra gli espositori qualcuno si lamenta che «le vendite sono molto scarse rispetto allo scorso anno. Almeno la metà». Lo confessano l’azienda agricola Curto di Cesiomaggiore, che produce mele, e quella dei formaggi di speloncia del Monte Grappa.
Altri invece sono soddisfatti, come l’azienda agricola La Capra, che ha letteralmente “bruciato” gran parte dei prodotti a base di latte di capra portati in fiera, altri ancora si accontentano, ma lamentano la mancanza di spazio sotto il tendone: «E’ stretto e non possiamo esporre bene i nostri prodotti», spiegano dall’azienda la Campagnola. «Essere sotto un tendone può andare bene se piove, ma siamo meno in vista. Sarebbe stato meglio dedicare tutta la piazza alle aziende agricole bellunesi, creando un salotto dei prodotti tipici locali».
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