Figlia rasata nel sonno perché fa tardi a scuola
BELLUNO. Fa tardi a scuola: rasata a zero mentre dorme. Una madre di famiglia è finita in tribunale per abuso di mezzi di correzione nei confronti della figlia minorenne. Nell’udienza di ieri mattina, davanti al giudice Cittolin e al pubblico ministero Tricoli, la circostanza è emersa in maniera chiara, anche se non da tutte le testimonianze ascoltate. Il compagno dell’epoca, ad esempio, ha cercato di scagionare l’imputata. Dopo la separazione, il giudice aveva deciso per un affidamento condiviso e non gli risulta di aver mai visto la ragazza rasata.
Semmai aveva delle acconciature legate alla moda del momento. Inutile parlarne con lei, perché ha completamente rimosso quel periodo della propria vita. Due anni fa era stata proprio la studentessa a parlarne con i compagni di classe, che le avevano chiesto una spiegazione di quello strano taglio di capelli. Dalla segnalazione da parte delle insegnanti, si è arrivati prima alle indagini della Procura della Repubblica e poi al processo penale.
La colpa della giovane donna era quello di avere il sonno pesante e questo comportava dei ritardi nella frequenza delle lezioni. In altri casi, poteva non avere voglia di andarci: «Era una ragazza molto tranquilla, direi sommessa», ha spiegato in aula una delle professoresse, «cercava di ottenere attenzione da parte di noi insegnanti e non aveva grandi legami con i compagni di classe».
La madre ha cercato di risolvere la situazione, prendendo le forbici e tagliandole i capelli, durante la notte: «Era abbastanza rigida bell’educazione» ha confermato la stessa docente. La parola passerà ai testimoni della difesa nell’udienza del 21 gennaio. Seguiranno la discussione e la sentenza di primo grado. —
G.S.
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