Filma l’incontro hard a scopo di estorsione, straniero in manette
FELTRE. Si è fatto lusingare dalla possibilità di fuggire dal ménage matrimoniale, ma per un bellunese l’incontro a sfondo sessuale con alcuni stranieri contattati via chat è finito con l’incubo del ricatto. Mille euro la richiesta per evitare che quell’incontro finisse visibile a tutti sul web. Il tentativo di estorsione, messo in atto in particolare da uno dei tre stranieri è stato però stroncato dai carabinieri di Feltre, i quali grazie alla collaborazione della vittima, hanno potuto organizzare la trappola nella quale l’estorsore è caduto in pieno. L’arresto in flagranza di reato è l’anticamera per un processo per direttissima, che molto probabilmente, vista la delicatezza del caso, sarà celebrato a porte chiuse. Nel frattempo lo straniero si trova in carcere a Belluno.
Tutto nasce da un contatto in Internet. I tre stranieri vengono approcciati dall’uomo, evidentemente alla ricerca di piccanti avventure extramatrimoniali. Il contatto va a buon fine e l’incontro nell’abitazione del bellunese avviene consensualmente. Quello che forse la vittima non sa – o se lo sa non si rende conto delle potenziali conseguenze – è che una telecamera filma l’incontro hard. Sembra tutto finito.
Invece, dopo qualche tempo, uno dei tre stranieri – sembra extracomunitario – si fa vivo dal bellunese e mette in atto il suo piano: «O paghi mille euro o il video finisce sul web». Per la vittima sono giorni tremendi. Poi la decisione di mettere da parte la vergogna e l’umiliazione e la scelta di denunciare tutto ai carabinieri di Feltre. L’uomo racconta ai militari l’intera storia e li mette in condizioni di preparare la trappola. Su loro indicazione l’insospettabile bellunese finge di accettare il ricatto. Sul luogo dello scambio tra video e denaro ci sono anche i carabinieri che non appena concluso l’affare intervengono e arrestano l’estorsore tarsferendolo subito nel carcere di Baldenich.
Sull'indagine e sulle generalità sia dell'accusato che del bellunese finito in questa trama a luci rosse viene mantenuto il massimo riserbo da parte degli inquirenti. Il magistrato ha comunque convalidato l’arresto e vista la quantità di elementi raccolti la soluzione più probabile è quella di un processo per direttissima.
Si ignora se questo episodio sia stato isolato oppure ci siano altre persone finite nella rete tesa dallo straniero. Il fatto che balza agli occhi è che anche in una realtà piccola come quella bellunese i giochi erotici non sono certo un tabù e le abitudini sessuali degli abitanti della montagna non si distinguono da quelli della pianura. Almeno in questo non esistono differenze. Per i carabinieri di Feltre un’operazione conclusa brillantemente.
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