Finanza, il "Re Mida" Mario Montaguti patteggia due anni
Illudeva i propri clienti convicendoli ad investire i loro risparmi per maturare gli stratosferici interessi dell'8-10 per cento
Mario Montaguti (alle sue spalle il suo legale) all’uscita dal tribunale
BELLUNO. Illudeva i propri clienti convicendoli ad investire i loro risparmi per maturare gli stratosferici interessi (visti i tempi di crisi) dell'8-10 per cento. In realtà, gli investimenti che Mario Montaguti, 44 anni di Belluno, ora trasferito a Bologna, faceva all'epoca dei fatti, tra il 2005 e il dicembre 2007, come promotore finanziario della società Finanza&Futuro, erano ad alto rischio e spesso andavano in perdita. Perdite che mascherava con una serie di documenti e firme false. Montaguti, che ieri ha patteggiato due anni, teneva così un piede su due staffe, alquanto traballanti. Da un lato mostrava ai clienti, con una serie di distinte contraffatte, da lui sottoscritte con le firme false dei due responsabili della società del gruppo della Deutschebank, che gli affari andavano bene e gli interessi maturavano secondo i piani. Dall'altro lato dimostrava ai suoi superiori di essere un promotore capace di avere un "pacchetto" di clienti facoltosi (costruttori e commercianti, in particolare), col risultato che le provvigioni aumentavano proporzionalmente alle somme investite. I clienti venivano rassicurati di volta in volta. Ad esempio, uno dei suoi affezionati investitori è arrivato ad affidargli fino a 6 milioni di euro, prima che scoppiasse il bubbone. Montaguti lo rassicurava di volta in volta mostrandogli i documenti, chiaramente falsi, in cui risultava che gli interessi pattuiti maturavano. Ad esempio, all'investitore che gli affidava un milione di euro da investire, dopo un anno, gli faceva credere di aver ottenuto 100.000 euro d'interessi. E quei 100.000 euro glieli dava in mano. Tranne poi, scoprire, a scandalo scoppiato, che quella era semplicemente una somma stornata dal capitale a lui inizialmente affidato. Capitale che andava naturalmente in perdita per gli investimenti sbagliati. Un circolo vizioso che fu poi scoperto nel dicembre 2007, quando Montaguti sparì improvvisamente costringendo i parenti a denunciarne la scomparsa. Il brillante promotore, inserito negli ambienti sportivi del calcetto bellunese, riapparve dopo due settimane da un viaggio in Brasile. Sul suo conto la procura aprì un'inchiesta e, il 23 gennaio 2008, nel corso di un interrogatorio, davanti al pm che si occupò del caso, svuotò il sacco dopo essere rimasto sotto torchio per 4 ore. È proprio in virtù della sua collaborazione che il suo legale, l'avvocato bolgonese Alessandro Gamberoni, ha ieri chiesto ed ottenuto un patteggiamento a due anni di reclusione e 1000 euro di multa. Un patteggiamento che nel maggio scorso, il giudice delle udienze preliminari Giorgio Cozzarini gli aveva negato, ritenendo troppo lieve la pena, in virtù del fatto che nessuna delle parti offese (rappresentate ieri in aula dagli avvocati Tandura, Montino, Piller Roner e De Vecchi) è stata poi risarcita. Per questo saranno avviate cause civili contro Montaguti e la sua ex società.
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