Finazzer: «È stato un vero flop»

Il bilancio degli albergatori dei passi sulla iniziativa del mercoledì
LIVINALLONGO. I green days si sono conclusi. Con successo, secondo le province di Trento e di Bolzano. Con una disfatta, a parere degli operatori turistici: sul Sella, di mercoledì, si sono visti non i 5000 turisti programmati, ma al massimo un migliaio.


E a questo punto? C’è, ad Arabba e a Canazei, chi immagina il pedaggio, come possibile chiusura, in futuro, dei passi dolomitici. Ma proprio dagli albergatori e dai ristoratori – 78 sono quelli riuniti nel coordinamento dei passi – arriva una proposta rivoluzionaria.


«Gli albergatori di valle, come singoli o in consorzio – propone Osvaldo Finazzer, presidente del coordinamento – si dotino di navette elettriche, o anche solo di auto. E allo stesso modo si comportino le province ed i comuni. Ci sono marchi internazionali che, a titolo promozionale, sono disponibili a fare prezzi di assoluto favore». La Opel, ad esempio, è solita salire sul Pordoi per effettuare importanti test e sarebbe pronta a collaborare.


«La chiusura di Passo Sella, seppur soltanto di mercoledì, ha comportato un drastico taglio di introiti per gli operatori interessati, si parla del 20-30 per cento in meno. L’esperienza – sottolinea Finazzer – è dunque irripetibile. Anche perché si è constatato, relativamente al solo mese di agosto, che gli arrivi sui passi, mancati nel giorno di mercoledì, sono esplosi il giovedì successivo, con gravi conseguenze per il traffico. Il coordinamento dei passi si riunirà a fine stagione per un bilancio e per proporre alternative possibili alla chiusura. Ci rendiamo ben conto del problema ambientale provocato dall’eccesso di mezzi intorno a Ferragosto – riconosce Finazzer –. I gas di scarico e l’inquinamento costituiscono effettivamente un grave problema. Problema non risolto però dalla chiusura, perché erano ben 117 le corse di pullman ogni mercoledì. Pullman che il più delle volte transitavano letteralmente vuoti. Ecco perché interveniamo con la proposta che matureremo nelle prossime settimane, di un diffuso utilizzo delle auto elettriche».


Una soluzione, questa, che potrebbe subito incontrare il benestare degli ambientalisti. Secondo il sindaco di Livinallongo, Leandro Grones, una qualche forma di pedaggio «ovviamente leggera», potrebbe tornare utile non solo per ridurre il traffico, ma anche come sostegno finanziario alla continua manutenzione che queste strade esigono. È allo studio, ad esempio, la realizzazione di una pista ciclabile che possa alleggerire la strada della frequentazione dei ciclisti.


Tra le opere di manutenzione, tra l’altro, si sta studiando una proposta avanzata dagli operatori turistici: il ritorno ai vecchi paracarri che segnalavano un tempo i tornanti dei passi. Una proposta organica e complessiva scaturirà dai sindaci direttamente interessati che sono già al lavoro per verificare come conciliare le esigenze ambientali con quelle delle attività commerciali, queste ultime da salvaguardare puntualmente perché in quota le settimane turistiche si contano sulle dita di poche mani.
(fdm)


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