Firma falsa della moglie per avere il passaporto Albanese condannato

FELTRE. Una firma falsa sul passaporto. Tutto per far espatriare i figli minorenni. L’albanese Arben Mehmeti è stato condannato a cinque mesi per falso, con pena sospesa dal giudice Berletti. Secondo quanto è emerso in tribunale, la donna aveva effettivamente negato il proprio assenso, salvo poi ripensarci in un secondo momento, quando ormai il reato era stato consumato.

Decisivo il parere del perito calligrafico, che nell’udienza di ieri ha spiegato come, con grande probabilità, la firma della donna sia da attribuire a Mehmeti. Tanto è bastato al pubblico ministero Tricoli per chiedere la condanna dell’imputato. Il difensore D’Agostini ha fatto quello che poteva per rimediare l’assoluzione, ma alla fine della camera di consiglio Berletti ha sentenziato la condanna. La consolazione per l’imputato è che il reato è stato contestato il giorno 8 ottobre di sette anni fa. A suo tempo la prescrizione era stata sospesa, di conseguenza il reato sarà dichiarato estinto nell’aprile dell’anno prossimo.

Questo significa che, dopo la lettura delle motivazioni, sarà sufficiente presentare appello e aspettare la fissazione dell’udienza veneziana, per avere una sentenza di non doversi procedere. Come se il reato non fosse mai stato commesso.

Secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica, il feltrino d’adozione Mehmeti ha presentato all’Ufficio passaporti della Questura di Belluno un modulo per ottenere il rilascio del passaporto ordinario. Il problema è che nello spazio riservato alla firma per assenso dell’altro genitore ha firmato lui, cercando d’imitare il più possibile l’autografo della moglie. Voleva espatriare con i figli, sottraendosi agli obblighi derivanti dall’esercizio della patria potestà.

Qualcuno si è accorto che qualcosa non andava in quella firma e ha innescato il procedimento penale, che ha richiesto la nomina di un consulente in grado di stabilire chi avesse piazzato quella forma. Lo specialista ha dato il suo parere con elevata probabilità, ispirando di fatto la sentenza. —

Gigi Sosso

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