Firme false sulla lista di Panto a Belluno: indaga la Digos
Contattate le persone il cui nome figura tra i sostenitori del Partito Nasional Veneto
BELLUNO.
Firme false sulla lista elettorale: sfilata di cittadini dalla digos, in questura. Una raffica di controlli è in corso da parte degli uomini della Digos che indagano sulle presunte firme fasulle apposte per presentare la lista Partito Nasional Veneto (o lista Panto) anche in provincia di Belluno: il candidato presidente è Gianluca Panto, 46enne imprenditore di Treviso.
La Digos sta chiedendo ad ogni persona il cui nome figura a sostegno della lista, se effettivamente ha siglato di suo pugno: la «sorpresa» è che di quelle persone che figurano come firmatari, la quasi totalità non ha riconosciuto la firma.
Si tratta di 500 firme circa che parrebbero scritte tutte dalla stessa mano: è una grafia molto bella, con le vocali ben fatte, quasi una scrittura femminile. Lista vidimata da un consigliere provinciale del Pd, Mirco Costa.
Ieri in questura, c’erano cittadini che cadevano dalle nuvole e che si sono ritrovati coinvolti, ma c’erano anche consiglieri comunali come Marco Perale del Pd che ha «totalmente disconosciuto la firma» spiega, come gli altri finora convocati.
Come quattro anni fa si ripropone la vicenda delle liste presentate grazie a firme di cui è in dubbio la veridicità: l’inchiesta è in corso e non si sa come andrà a finire, ma se non ci sono riconoscimenti si va verso un procedimento penale.
Il problema è duplice: per i firmatari che rischiano penalmente nel caso abbiano firmato anche una seconda lista (se ne può firmare una sola); per il vidimatore che non ha controllato e rischia il falso. Oltre che per chi ha presentato la lista.
Perale, che è cascato dalle nuvole come altri presunti firmatari, s’è già preoccupato di dichiarare che quella non è la sua firma: «E’ falsa, non è la mia e questo equivale a una querela di falso nei confronti di chi ha vidimato», spiega il consigliere. «Data di nascita erano veri ma il numero del documento segnato era finto, era stato messo lì a caso. E poi si vedeva chiaramente che erano scritte tutte dalla stessa persona». I controlli sono contrinuati anche ieri negli uffici Digos. Fra i cittadini presenti c’era chi era preoccupato perchè aveva firmato coscientemente per un’altra lista, questa scelta di proposito e ora si ritrova ignaro in mezzo a una grana. (cri.co.)
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