Fisiatria si potenzia con nuovo apparato e lavori a Lamon
LAMON. Si potenzia il reparto di recupero e rieducazione funzionale di Feltre e Lamon dove all’inizio del prossimo anno si inizierà la prima tranche di investimenti.
A Feltre l’Usl acquista uno strumento di ultima generazione, utile ai pazienti di entrambe le sedi, quella di Feltre e quella di Lamon, per accelerare i tempi di guarigione dalle infiammazioni articolari.
Lo strumento, acquistato con il lascito testamentario di Olga Dal Pan, è stata destinato al reparto diretto dal primario Massimo Ballotta una volta effettuata la ricognizione dei bisogni nei vari servizi del Santa Maria del Prato
L’indicazione per l’acquisto di un sistema per terapia a onde d’urto, efficace per le più svariate patologie che riguardano le articolazioni, sarebbe venuta proprio dal direttore Ballotta, e recepita dall’amministrazione Usl che poco tempo fa ha dotato il reparto anche di un altro apparecchio, denominato TecarTerapia.
Un’indicazione che ha a che fare con i bisogni e le difficoltà, sempre in crescita, dell’utenza, tenendo conto che dal primo ottobre nessuna prestazione aggiuntiva di fisiatria per togliere o ridurre i dolori articolari, rientra più nei cosiddetti Lea, cioè fra i livelli essenziali di assistenza.
Da qui la necessità di dotarsi di sistemi efficaci ed efficienti (il costo di quest’ultimo sistema è infatti contenuto a ventimila euro), che possano alleviare i dolori infiammatori del paziente senza metterlo nella condizione di spendere tanti soldi per tante sedute, come con i sistemi tradizionali.
Intanto, per quanto riguarda l’ospedale di Lamon, la speranza è quella di chiudere l’importante partita in tre anni, a partire dal 2016. Il programma triennale delle opere pubbliche dell’Usl 2, per Lamon prevede infatti per il primo stralcio quasi un milione di euro, resi disponibili dalla Regione un anno fa; per il secondo un milione e 420 mila euro e per il terzo un milione e 300 mila euro. Questi soldi serviranno all’ampliamento dell’ospedale di Lamon che aumenterà la capienza di posti letto dagli attuali 48 ai 72 definitivi. Ma intanto, con la fine di gennaio salvo sorprese, si inizieranno i lavori per la nuova centrale termica, una nuova caldaia a resa elevata e al massimo della sicurezza, che sostituirà a breve l’attuale impianto ormai obsoleto.
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