Fitofarmaci, il consiglio comunale dice “no”

Approvato il regolamento per l’uso di questi prodotti. Presente in aula Campagna Liberi dai veleni
Di Gianluca da Poian

BELLUNO. Approvato con applausi. Non hanno trattenuto la loro soddisfazione i rappresentanti della Campagna Liberi dai Veleni quando il consiglio comunale di Belluno, ieri, ha dato il via libera quasi all'unanimità al nuovo regolamento sull'uso dei fitofamarci.

Sostenuto da molte associazioni, si tratta di uno strumento ritenuto indispensabile per la tutela della salute di cittadini e agricoltori. Come detto, quasi assenti le divisioni politiche dato che ben 21 voti su 25 sono risultati favorevoli.

Hanno scelto di non votare i consiglieri Comel e Serafini, mentre si sono astenuti Balcon e Pingitore.

Ma in generale tutti hanno sottolineato la bontà del lavoro svolto, pur con qualche specifica come quella sottolineata da Irma Visalli che ha voluto ribadire come «manchi un indirizzo politico a questo progetto».

Ora molti concordano sull’importanza del divulgare il nuovo regolamento e soprattutto verificare l’attuazione delle nuove regole.

Liberi dai veleni. Come detto, Campagna Liberi dai Veleni non ha mancato di presenziare all’ultimo atto di un iter partito due anni fa. «I gruppi della Campagna hanno deciso di assistere alla discussione per sottolineare che si tratta senz’altro di una decisione molto positiva da parte del comune capoluogo, al quale va un plauso, e uno stimolo importante per le altre amministrazioni provinciali», precisano in una nota l’associazione. «Tuttavia le associazioni intendono anche ribadire che lo strumento normativo non va considerato un traguardo, ma il primo passo verso azioni concrete di tutela della salute e dell'ambiente. È infatti fondamentale impegnarsi per la fattiva applicazione dei suoi contenuti, soprattutto perché l'approvazione arriva in ritardo rispetto alla stagione dei trattamenti sulle coltivazioni. L’impegno pre-elettorale della Campagna Liberi dai Veleni sarà dunque quello di vigilare e stimolare l’amministrazione di Belluno ad adottare, nel periodo invernale, tutte le azioni necessarie per adeguare al regolamento le proprie prassi di gestione del verde pubblico, sostenere agricoltori, allevatori e hobbisti nell'avvicinamento alle nuove regole, preparare il proprio personale di polizia municipale a gestire lo strumento».

Il cenno poi alle quattro mancate votazioni a favore viene fatto da chi era presente al consiglio. «Probabilmente hanno avuto paura di una decisione che non comprendiamo. L’importanza del regolamento approvato da Belluno sta nel fatto che varie piccole amministrazioni attendevano il passo avanti di un Comune più grande per poter muoversi. Questo regolamento può essere un punto di riferimento».

Case Kraller. Sui banchi del consiglio altri poi i temi trattati. Un’interrogazione del Movimento 5 stelle ha riportato d’attualità la situazione degli inquilini sfrattati dalle case di emergenze Kraller.

I pentastellati hanno sottolineato come si sarebbero potuti utilizzare i due anni precedenti per trovare delle soluzioni laddove permangono situazioni di difficoltà, chiedendo quindi al sindaco e all’assessore al sociale Tomasi «le soluzioni per non abbandonare sulla strada le famiglie, prendendo magari in considerazione l’ipotesi di sospendere il provvedimento».

Il primo cittadino Massaro ha ribadito ciò che era noto, ossia che «le persone che hanno ricevuto lo sfratto hanno rifiutato lavori che il Comune aveva trovato loro, e anche alloggi Ater a loro destinati».

Tra le altre questioni sollevate dai banchi del consiglio c’è stata un’interrogazione del Pd che ha chiesto al primo cittadino il motivo del cambio di posizione sulla questione accorpamento Usl.

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