Fondazione Cariverona 710 mila euro per la sanità
BELLUNO. Ammonta a 710 mila euro il primo contributo della Fondazione Cariverona per la sanità bellunese. Le risorse vanno a finanziare tre progetti che il direttore generale delle Usl 1 di Belluno e 2 di Feltre, Adriano Rasi Caldogno definisce «molto importanti per l’attività dei nostri ospedali e per offrire un servizio di qualità ai cittadini».
«Quattrocentodiecimila euro», ha proseguito il dg, «serviranno per realizzazione la centrale di sterilizzazione unica all’ospedale San Martino, il cui costo complessivo ammonta a 785.655 euro. I restanti 375.655 euro saranno a carico del budget dell’Usl 1».
Di recente sono stati conclusi i lavori di ristrutturazione edilizia e impiantistica della Centrale di sterilizzazione ubicata al piano terra del blocco A sotto la Chirurgia (per una spesa di 950 mila euro). «La centrale servirà tutte le13 sale operatorie degli ospedali dell’azienda sanitaria bellunese e anche alcuni ambulatori», precisa Rasi. «Con questi soldi saranno acquistate le dotazioni tecnologiche necessarie, dalle autoclavi al tunnel per il lavaggio, dalle termosaldatrici ai banchi di lavaggio. In questo modo saranno standardizzati tutti i processi operativi, migliorando le condizioni di sicurezza dei lavoratori e dei processi sanitari fino a giungere alla razionalizzazione dei kit degli strumenti chirurgici». La centrale sarà operativa entro la fine del 2016.
Per quanto riguarda l’Usl 2, la Fondazione Cariverona ha finanziato con i suoi 300 mila euro (su complessivi 663.500), l’acquisto di un sistema polifuzionale per la radiologia digitale diretta e un ecotomografo cardiovascolare. La prima apparecchiatura permetterà di non trasferire il paziente tra un esame e l’altro, di radiografare ogni parte del corpo ed eseguire un’ampia tipologia di esami relativi a diverse specialistiche come Gastroenterologia, Pediatria, Ortopedia, Urologia ed Elettrofisiologia. L’ecotomografo, invece, andrà a supportare e migliorare l’attività del laboratorio di elettrofisiologia di terzo livello - «fiore all’occhiello dell’Usl 2», ha sottolineato Rasi Caldogno - e darà la possibilità di avere immagini in 3D e 4D utili per diversi problemi cardiologici. L’apparecchiatura radiologica andrà a gara europea e sarà inserita all’interno della nuova piastra radiologica di Feltre, mentre l’ecotomografo potrà essere utilizzato entro l’anno.
«Malgrado la fase di contrazione delle risorse e in particolare la diminuzione di 500 mila euro complessivi per la sanità», ha precisato Renzo Poloni, del Consiglio di amministrazione della Fondazione Cariverona, ieri presente insieme con i consiglieri generali Angelo Tanzarella e Michele De Boni, «abbiamo in brevissimo tempo erogato questa somma, anche grazie ai progetti che sono stati presentati in maniera consona ed esaustiva. Questa prima erogazione è stata anche un banco di prova per noi consiglieri appena entrati a febbraio nella Fondazione ed è il frutto di un lavoro di squadra tra tutti i rappresentanti bellunesi in seno all’ente», ha concluso Poloni.
Le prossime erogazioni - che saranno definite tra ottobre e novembre - riguarderanno, invece, l’ambito del sociale; a essere analizzato sarà anche un progetto di cui l’Usl 1 è capofila.
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