Fondazione per la casa di riposo il cda ha firmato dal notaio
PONTE NELLE ALPI. La Fondazione per la gestione del centro servizi-casa di riposo è ai blocchi di partenza: il contratto di servizio partirà dal primo gennaio 2016. Da qui ad allora, il periodo utile per ottenere da parte della Regione il riconoscimento della personalità giuridica.
«Lunedì c’è stato il primo incontro ufficiale tra l’amministrazione comunale, la direttrice della casa di riposo, il consiglio di amministrazione della fondazione e il revisore dei conti», spiega l’assessore ai Servizi sociali Elisa Modolo. «Un incontro che ha fatto seguito a diversi altri che si erano svolti in modo informale. Lunedì abbiamo messo sul tavolo quelli che saranno i primi passaggi e i tre membri del cda (Daniele Galantin, che è il presidente, Gianni D’Incà e Francesco Follin, ndr) hanno firmato i documenti davanti al notaio».
Ma si è discusso anche dello statuto giuridico della fondazione: «Sono iniziate le pratiche per ottenere dalla Regione il riconoscimento della personalità giuridica», precisa la Modolo, «affinché la responsabilità patrimoniale sia in capo alla fondazione stessa e non debbano rispondere personalmente i membri del cda. Che, tra l’altro, ed è giusto ricordarlo, operano a titolo gratuito».
I tempi a Venezia non saranno brevissimi: ci vorranno circa 90 giorni. «A quel punto si potrà firmare il contratto di servizio e la Fondazione sarà operativa», continua l’assessore. «La nostra intenzione è di partire con il primo gennaio 2016».
«In questi tre mesi, ovviamente, non staremo fermi», dice Modolo. «Il periodo sarà infatti utile per garantire l’avvio della “macchina”». Un periodo in cui, quindi, si “raccoglieranno le idee”. «Il servizio non potrà infatti passare “magicamente” da quella che era la gestione precedente alla nuova», commenta. «Sarà necessario un accompagnamento verso la nuova gestione. Con l’impegno da parte di tutti e la disponibilità a lavorare in sinergia. I tre membri del consiglio di amministrazione dovranno prendere le misure, trovare un equilibrio e dividersi compiti e competenze. Ma ci dovranno essere anche incontri con l’amministrazione e con il personale del centro servizi-casa di riposo».
La decisione di esternalizzare la gestione della struttura, per renderla più agevole, è stata per il Comune di Ponte parecchio meditata. Prima di propendere alla costituzione di una fondazione - per cui è stata scelta la denominazione “Casa del Sole” - erano state valutate altre possibili modalità di gestione, interpellando anche esperti del ramo, docenti universitari compresi.
«Con il primo gennaio prende il via una nuova fase», chiosa l’assessore, «e questi mesi ci serviranno a prepararci».
Martina Reolon
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