Fondazione teatri non si trovano soci Cambia lo Statuto

BELLUNO. La Fondazione teatri gestirà i palazzi della cultura in città. Ma non si trovano nuovi soci disposti a entrare nell’organico. Ieri in consiglio comunale sono state votate, a maggioranza...

BELLUNO. La Fondazione teatri gestirà i palazzi della cultura in città. Ma non si trovano nuovi soci disposti a entrare nell’organico. Ieri in consiglio comunale sono state votate, a maggioranza (astenuti tutti i consiglieri di opposizione e a Filippo Cibien) le modifiche allo Statuto della Fondazione. Necessarie per ripensare il ruolo dell’ente nell’ambito del panorama culturale bellunese.

Il Comune capoluogo le ha già affidato la gestione delle sale comunali, con funzioni di apertura, chiusura e custodato, e si appresta a conferirle la gestione del museo, che sarà inaugurato entro fine anno nel rinnovato palazzo Fulcis. E in futuro? Chissà. In delibera si legge che si tratta di un “punto di partenza per ulteriori sviluppi”. I quali convincono la maggioranza di Massaro, ma non la minoranza.

Critico il Pd: «Teniamo in piedi un contenitore che ha un unico socio», ha detto la capogruppo del Partito democratico Claudia Bettiol. «E non ci sono altri soci intenzionati a entrare». In passato si era vociferato del Comune di Feltre, ma pare vorrebbe conferire in Fondazione solo il teatro, non rientrare come socio. Anche altri Comuni avrebbero manifestato la stessa intenzione.

«Ho chiesto chiarimenti all’assessore Busatta in commissione e mi ha confermato che non ci sono nuovi soci all’orizzonte», ha confermato la Bettiol.

Critica anche sulla scelta di affidare alla Fondazione teatri la gestione di tutti i contenitori culturali della città: «Qual è il progetto? Cosa intende farne? Se questo è il modo di gestire i palazzi della cultura non siamo d’accordo», ha concluso dichiarando il voto di astensione del gruppo Pd. «Va aperto subito un dibattito con tutto il consiglio comunale».

Se per Marco Purpora «la modifica allo Statuto non è pregiudiziale per il futuro» e per Maria Cristina Zoleo e Lorena Ghirardini (Insieme per Belluno) «la Fondazione sta lavorando bene», Fabio Da Re si è astenuto nell’attesa di vedere il progetto culturale della città. Simonetta Buttignon e il gruppo misto, pur votando a favore, hanno chiesto maggiore condivisone delle scelte che riguardano la politica culturale del capoluogo.

Alessia Forzin

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