Fondazione Unesco cambia lo statuto «Belluno tutelata»

La presidente della Provincia Larese Filon non ha timori «La legge Delrio ci salva e saremo rappresentati nel Cda»

BELLUNO. Cancellato il consiglio direttivo. La Fondazione Dolomiti Unesco ha modificato la sua struttura, attraverso una revisione dello Statuto avviata l'anno scorso. Visto che le Regioni Veneto e Friuli hanno un loro rappresentante nel consiglio di amministrazione, lo stesso Cda, a maggio 2014, aveva deliberato di abolire il consiglio direttivo, «per evitare doppioni», ha dichiarato l'attuale presidente, Arno Kompatscher, e per rendere «meno complesso il lavoro quotidiano».

La giunta da lui presieduta a Bolzano ha ratificato le modifiche allo Statuto della Fondazione due giorni fa. Leggendolo, si nota un articolo nuovo. È il 17, che recita: «La Regione del Veneto e la Regione Friuli si impegnano a garantire un'adeguata rappresentanza all'interno del Cda ai territori montani sui quali insiste il Bene e che in origine hanno istituito la Fondazione qualora, per effetto di riforme istituzionali, intervenissero variazioni o nuove definizioni delle Province o soppressione delle stesse». In pratica, se la Provincia di Belluno venisse soppressa o assumesse una nuova definizione, il posto del suo rappresentante nel Cda della Fondazione Dolomiti Unesco sarebbe occupato dalla Regione.

«Si tratta di un'operazione partita quando la nostra Provincia era commissariata», spiega la presidente Daniela Larese Filon. La quale non è preoccupata per quell'articolo 17, che prevede la possibilità che Belluno sia esclusa dal Cda della Fondazione se venisse soppressa o cambiasse denominazione: «La situazione che interessa la Provincia di Belluno è diversa da quella di altri enti. La legge Delrio dice che la nostra Provincia è salva, anche se si chiamerà ente di area vasta. La Regione Veneto è entrata nel consiglio di amministrazione della Fondazione per rafforzare la posizione di Belluno. Non mi preoccupano le modifiche allo Statuto, perché non spariremo come Provincia. Lo dice la legge Delrio, lo dice la legge 25, che assegna al nostro territorio competenze maggiori. E se ci sono le leggi, io credo a quelle».

La notizia della modifica dello Statuto rimbalza online da diverse ore, e preoccupa Forza Italia. «Non sono affatto tranquillo sul fatto che la nostra Provincia non sparisca», commenta Orazio Da Rold, che fa parte del direttivo provinciale di FI. «Se non ci saranno assegnate le risorse necessarie per gestire le funzioni delegate... come faremo? Il caso della pulizia strade direi che è emblematico. L'onorevole De Menech, che continua a dire che si sta impegnando moltissimo per il nostro territorio, che risultati ha portato? Solo il mancato trasferimento delle risorse per la pulizia delle strade. La legge Delrio, con la riforma delle Province, ci sta creando gravi danni. Proprio quella legge tanto sbandierata da De Menech e dal nostro caro amico e conterraneo, l'onorevole Bressa, come una salvezza per la nostra terra».

Alessia Forzin

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