Fondi ai piccoli negozi: un milione e mezzo per 72 progetti
BELLUNO
Un milione e mezzo di euro per aiutare i piccoli negozi. Realtà che tengono vivo un territorio, che danno un servizio fondamentale ai residenti ma spesso anche ai turisti.
Fare impresa in montagna, ma anche nelle periferie dei centri urbani più grandi, è un lavoro che richiede sacrifici, tenacia e coraggio. Consapevole di tutte le difficoltà che incontrano i piccoli imprenditori nel loro lavoro quotidiano, la Provincia si è alleata con il Fondo Comuni di confine e con la Camera di Commercio per dare loro un sostegno economico con il quale sviluppare progetti di miglioramento e sviluppo degli esercizi di vicinato e degli esercizi pubblici.
Sono arrivate 104 domande, ne sono state finanziate 72, in tutto il Bellunese. C’è chi rinnoverà gli arredi del negozio, chi sostituirà i macchinari, chi ha in mente progetti più ambiziosi tesi a recuperare le tradizioni agroalimentari del Bellunese.
Obiettivi
«L’obiettivo di questo bando era quello di contrastare il rischio di desertificazione commerciale», spiega il consigliere provinciale Serenella Bogana, che si è impegnata per dare vita al progetto e ha voluto che i contributi arrivassero in tutto il Bellunese. Per questo Palazzo Piloni ha messo una quota importante della cifra: 500 mila euro, per finanziare le domande provenienti da attività che si trovano nei comuni di terza fascia, quelli che non confinano e non sono nemmeno contermini alle Province autonome di Trento e Bolzano.
Il Fondo Comuni di confine, invece, ha messo un milione di euro per dare un sostegno alle attività che si trovano nei quaranta comuni confinanti o contermini.
Il bando
Il bando prevedeva contributi a fondo perduto nel limite del 40% della spesa ammissibile al finanziamento. Sono stati dati aiuti da un minimo di 2.400 euro (per progetti di seimila euro) a un massimo di 80 mila euro (per progetti di 200 mila euro o più).
Destinatari del provvedimento erano le microimprese e le piccole imprese che svolgono attività di commercio nella tipologia di esercizio di vicinato. I piccoli negozi di generi alimentari, le botteghe polifunzionali, anche artigiane, le attività di somministrazione di alimenti e bevande. Il bando finanziava acquisto di macchinari e attrezzature, arredi per rinnovare i locali, interventi di innovazione digitale.
Rinnovare la tradizione
Aperta nel 1947, la macelleria Costa è una delle attività simbolo di Canale d’Agordo. Oggi dietro al bancone c’è Claudio Costa, 29 anni, che gestisce l’attività (giunta alla terza generazione) insieme ai genitori. Con il contributo di 80 mila euro sarà portato avanti un progetto impegnativo, ma di grande valore culturale. Perché anche il cibo è parte della storia di un territorio.
«Intendiamo ampliare l’offerta per i nostri clienti, che sono sia valligiani che turisti», racconta Claudio Costa. «Vogliamo creare un ambiente in cui riprendere la tradizione dei nostri nonni nella produzione di alcuni prodotti, come i salumi». Le normative sono diventate sempre più strette, e per produrre salami e venderli, solo per fare un esempio, servono attrezzature e locali idonei. La macelleria Costa li avrà. «Vogliamo inoltre creare una linea di gastronomia», continua Claudio Costa. «Sarà un bell’investimento, certo, ma o si investe o si resta fermi». E chi si ferma, nel 2020, resta indietro.
«Il contributo che abbiamo ottenuto ci darà un bell’aiuto», conclude. «Siamo ancora sorpresi di averlo preso, avevamo partecipato con poca convinzione, ma siamo davvero contenti».
Arredi
Contributi sono arrivati anche nel capoluogo. Il bar Duomo li userà per sistemare la terrazza esterna del locale, il Blu bar di Cavarzano per rinnovare interni ed esterni. Il titolare non sapeva ancora di essere fra i beneficiari del sostegno e di aver ottenuto circa 71 mila euro. «Sono contributi molto importanti», confessa. Anche se si opera a Cavarzano, quartiere nella prima periferia della città ma anche area residenziale molto popolata. E il Blu bar, che vende caffè e aperitivi ma anche tabacchi e giornali, rientra appieno fra quelle attività polifunzionali che offrono un servizio importante alla collettività.
Nuovi macchinari
Il Panificio Da Vià a Domegge con il sostegno economico (circa 73 mila euro) acquisterà nuovi macchinari per produrre il pane. «Di questi tempi un aiuto come quello che abbiamo ottenuto è un bell’aiuto», spiega il titolare dell’attività. «Useremo questi fondi per migliorare ancora la nostra offerta per i clienti».
La stessa filosofia anima il titolare della bottega polifunzionale El Ganbaretol, che si trova a Vallada agordina. «Rinnoveremo gli arredi per aumentare lo spazio produttivo e cambieremo i banchi frigo», annuncia. «Un sostegno di questo tipo è importantissimo per le nostre attività». Che vanno avanti con impegno, sacrificio, e tanta passione. Dando un servizio ai cittadini, ad una montagna che vuole resistere. —
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