Fondi di confine, Costa dà le dimissioni

Dopo le tensioni tra gli amministratori sulla spartizione dei contributi, il sindaco di Falcade lascia l’incarico di coordinatore
gian paolo perona- perona- falcade- zaia inaugura la nuova cabinovia di falcade
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AGORDO. Michele Costa si è dimesso da coordinatore-referente degli amministratori agordini per i Fondi di confine.

La notizia è trapelata dopo le riunioni che si sono svolte ad Agordo la settimana scorsa: la prima lunedì proprio sul tema dei Fondi di confine, la seconda venerdì per discutere delle tariffe dei rifiuti. Costa, sindaco di Falcade, ha ufficializzato la fine della sua esperienza di referente dei Comuni agordini per i fondi di confine con un messaggio di posta elettronica certificata spedito a tutti i sindaci.

«Martedì mattina – spiega Costa interpellato sulla veridicità e sulle ragioni della sua decisione – ho mandato una mail a tutti i miei colleghi, comunicando loro che con il 19 febbraio il mio compito, iniziato nell’ottobre 2012, era terminato ed esortando chi di dovere a trovare un sostituto perché ritengo che l’Agordino debba essere rappresentato al meglio su tutti i tavoli. I fondi di confine non sono una materia statica, ma in continuo divenire. Un tema importante di cui tanti parlano senza conoscerlo».

Una notizia, quella delle dimissioni di Michele Costa, che, forse, può essere considerata il risultato di settimane di continue tensioni fra i sindaci agordini proprio sulla spartizione dei fondi di confine.

Di fronte ai litigi, ai battibecchi, alle accuse reciproche, Costa è sempre rimasto un passo indietro. Pur rivestendo il ruolo di referente, fuori dalle stanze amministrative non ha mai commentato le discussioni dei colleghi. Probabile, tuttavia, che la misura a un certo punto sia divenuta colma anche per lui. «Non è mia intenzione entrare nel merito delle motivazioni che mi hanno spinto a questa scelta – dice solo Costa – non intendo riattizzare le polemiche che ci sono state. Credo solamente che l’Agordino debba al più presto avere una nuova figura che segua la questione dei fondi di confine. È fondamentale avere qualcuno che, come per le altre vallate, sieda ai vari tavoli con altri sindaci per seguire l’evoluzione del fondo».

Un fondo i cui soldi in Agordino stanno creando più discussioni che progetti, facendo trasparire troppo spesso, anche a chi guarda da fuori vallata, una logica basata sulla “proprietà” dei fondi di area vasta più che su una visione comune del territorio a medio-lungo termine.

Per invertire tale rotta dovrà operare il futuro coordinatore al quale Costa dà un suggerimento che, tuttavia, pare poter essere letto anche come elemento non trascurabile circa le sue dimissioni.

«A me – spiega infatti Costa – l’incarico era stato dato in seguito a delegazioni e lettere di altri sindaci, ma non aveva mai ricevuto una formalizzazione. Certo si tratta di un ruolo dato dalla conferenza dei sindaci che non equivale a quello di un assessore. Tuttavia consiglio che in futuro il referente abbia un’investitura ufficiale con voto da parte dei sindaci».

Gianni Santomaso

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